Djorkaeff: "Inter un po' a rischio, la sensazione è che si stia rimpicciolendo. Cosa manca? Il talento top che cambia la partita"
Fonte: Gazzetta dello Sport
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Youri Djorkaeff ha affrontato i temi relativi al Mondiale in Qatar, lui che in qualità di Senior Football Advisor per la FIFA è uno degli uomini più vicini a Infantino, ma ha anche parlato di Inter e di Serie A.
L’’impressione sul Mondiale?
"Credo sia riuscito completamente, è una competizione incredibile, con stadi molto belli".
La Francia è la più forte?
"No, se c’è il Brasile. Forse può essere favorita perché i giocatori sono uniti. E poi c’è una cosa che ha solo la Francia: l’attacco alla profondità. Gli altri giocano sempre sui piedi".
Merito del suo amico Giroud?
"Olivier ha cominciato al Grenoble, come me. Quando è arrivato a Milano, mi ha scritto per un consiglio sulla città. Gli ho detto che andava tutto bene… ma aveva sbagliato squadra".
Come saranno i Mondiali del futuro?
"Ci saranno più squadre (nel 2026 saranno 48). La Fifa vuole che partecipino più nazioni".
Parliamo un po’ di Italia. Perché facciamo così fatica?
"Nel calcio italiano si dice sempre “cambiamo” e poi nulla cambia mai. Le squadre italiane ora non fanno più paura".
E l’Inter?
"È in una situazione un po’ a rischio. È sempre una società forte ma l’impressione è che si stia rimpicciolendo. I campioni sono pochi. I giocatori sono bravi ma non c’è un campione che cambi la partita. Mi piace Lautaro però manca il talento top".