.

Facchetti: "All'Inter è mancato equilibrio. Skriniar rinnova? Ora sembra normale, stampa mai a favore"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Radio Nerazzurra

Intervistato da Radio Nerazzurra, Gianfelice Facchetti ha parlato della stagione fin qui altalenante dell'Inter. "Forse è mancato un po' di equilibrio per essere agganciati al Napoli, è votata al gioco offensivo a differenza di chi parla di contropiede. Punta molto sul gioco offensivo e questa cosa la espone a rischi grossi, ha dato più frutti in Europa che in campionato dove c'è più attenzione e prudenza".

Colpa più dei giocatori o dell'allenatore?
"Colpa è la parola sbagliata, penso si tratti di calibrare meglio la macchina. La difesa dell'Inter negli ultimi anni era tra le migliori in Italia, qualche passo falso ci può stare ma subire così tanti gol in trasferta vuol dire che c'è qualcosa che non funziona".

Quali sono i giocatori che hanno convinto e chi ha deluso?
"Facile dire quelli che hanno convinto, sicuramente la partenza di Perisic ha sprigionato le energie di Dimarco che si è conquistato un ruolo da protagonista ed è uno degli acquisti migliori in termine di consapevolezza e di apporto alla manovra. Dzeko è stata la nostra fortuna con l'assenza di Lukaku, ha giocato una quantità di partite che nessuno avrebbe immaginato e lo ha fatto al meglio. Anche Calhanoglu ha sopperito all'assenza di Brozovic, all'Inter ha sempre dato quantità e qualità. Messo in una condizione diversa ha reso molto".

Ti stupisce che Skriniar resti all'Inter nonostante il PSG?
"È assolutamente incredibile, fosse successo nell'altra parte di Milano ci avrebbero fatto una telenovela di trenta puntate. Prima ci hanno fatto neri, adesso la cosa passa come normale, ma non è lo e siamo contenti".

Se non puoi avere una stampa a tuo favore, ci devono essere delle logiche politiche. Come lo giustifichi?
"È storico, mette le radici in rapporti che ci sono stati per questioni di proprietà nel mondo dell'editoria. Il Milan ha avuto Rizzoli e Berlusconi che con il mondo di TV ed editoria aveva tanti legami come la Juventus. L'Inter questo tipo di rapporti non li ha avuti. Facevo il confronto tra Fiorentina-Inter e Milan-Fiorentina: il nostro era diventato un caso di stato. Era stata una partita per buona parte a senso unico. Quella del Milan è stata condizionata da episodi, ma l'enfasi che si dà nel racconto è totalmente differente".


Altre notizie