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Ferri non dimentica Vialli: "Sono in ritiro con l’Inter, però il cuore e la mente vanno sempre a Luca"

di Stefano Bertocchi

Riccardo Ferri con Gianluca Vialli ha condiviso per nove anni l'esperienza con l'Italia, dall'U21 alla Nazionale maggiore. L'ex difensore dell'Inter ricorda l'ex attaccante in un'intervista concessa al Corriere della Sera: "Me lo ricordo il primo incontro, aveva i riccioli e un sorriso birichino che non avrei più dimenticato. Ero arrivato un anno prima, nell’82, ma lui si è integrato subito. Una squadra formidabile, che è passata alla storia anche se nell’86 ha perso la finale dell’Europeo a Valladolid contro la Spagna di Luisito Suarez".

Vialli era un leader. Ai Mondiali del ‘90 finì in panchina ma continuò a dare suggerimenti, a incoraggiare: aveva il senso del gruppo. E l’uomo?
"Serio e burlone allo stesso tempo. Se ti prendeva di mira con gli scherzi erano guai. Ma anche coraggioso, leale, tenace. Basta vedere come ha affrontato il male: a testa alta".

Vi sentivate spesso?
"Non tanto. La vita ci ha separato, come spesso succede. Ma eravamo uniti nella chat intitolata Notti magiche che avevo creato quando è mancato Vicini. In quei messaggi c’era tanto della nostra vita. Ci sentivamo per gli auguri o quando c’era un evento, anche personale, da ricordare. Luca ha scritto l’ultima volta il 27 novembre per il compleanno del Mancio. Il 22 dicembre, quando c’è stato quello dello zio Bergomi, invece è rimasto in silenzio e lì abbiamo capito...".

Eravate preparati...
"
Non lo siamo mai di fronte a queste cose. Sono in ritiro con l’Inter, però il cuore e la mente vanno sempre a Luca. Ho cercato per tutto il giorno di stare lontano dalla televisione senza riuscirci. Ci mancherà, mancherà al calcio italiano. Credo che ci sia molto di Vialli nella vittoria della Nazionale all’Europeo 2021. Rivedendo l’abbraccio forte e spontaneo con Mancini non ho potuto fare a meno di commuovermi. Voleva portare le figlie all’altare, ma sono certo che alle sue ragazze avrà lasciato in eredità grandi insegnamenti. Non è vero che la morte è uguale per tutti. A me resteranno il suo sorriso e un pezzo di vita che non tornerà più".


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