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Festa: "Si vedeva subito che Barella avesse qualcosa in più. Da ragazzino sembrava arrogante, ma ora..."

di Christian Liotta

Gianluca Festa, ex difensore dell'Inter con un lungo passato in Inghilterra con sei stagioni tra Portsmouth e Middlesbrough, presenta alla Gazzetta dello Sport la sfida di mercoledì sera a San Siro tra i nerazzurri e l'Arsenal: "Sono due squadre che arrivano da qualche difficoltà: l'Inter ha faticato tantissimo a portare a casa 3 punti contro il Venezia, l'Arsenal invece ha perso a Newcastle ma avrebbe meritato il pareggio. In Champions però stanno facendo bene entrambe. Sarà una partita equilibrata nonostante le assenze, e i Gunners ne hanno tante. Credo che oggi i nerazzurri possano giocarsi la Champions fino alla fine, sta colmando il gap con le big europee. Con Simone Inzaghi tutti giocano bene, persino i centrali difensivi creano tantissimo. Ma serve essere più spietati in zona gol, e rischia troppo anche in difesa. La testa in questo senso fa molto, l'Inter deve riacquisire la mentalità granitica che aveva lo scorso anno. Ma è completa in tutti i reparti e il ritorno di Hakan Calhanoglu permetterà anche a Nicolò Barella di tornare al top".

Nelle vesti di allenatore, Festa ha avuto l'opportunità di lavorare con Nicolò Barella: "Ho avuto la fortuna di farlo esordire sia a Cagliari che a Como. Lui è un prodotto della terra sarda. Se oggi è così forte il merito è esclusivamente suo, ma per lui è stato importante fare il titolare a Como. Si vedeva avesse qualcosa in più rispetto agli altri: voglia, determinazione... vita. Da ragazzino sembrava arrogante, ma ora sta migliorando anche sotto questo aspetto. Chi mi piace poi dell'Inter? Da difensore dico Alessandro Bastoni. Ha fatto dei miglioramenti pazzeschi, ha un gran piede, gioca benissimo. Ed è un peccato che non ci sia Mirko Calafiori: sarà determinante anche in Nazionale ed essendo mancino è fondamentale". Chiusura con pronostico: "Segnano Marcus Thuram e Kai Havertz, finisce 1-1". 

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Martedì 5 novembre