Frattesi: "Io vicino ad una grande? Non ci penso. Scamacca ha colpi incredibili, io mi rivedo in Barella"
"Penso che per la consacrazione bisognerebbe aspettare la fine del primo anno di Serie A, io sono appena all’inizio, ma sto facendo bene". Parole e musica di Davide Frattesi, gioiello del Sassuolo nel mirino dell'Inter per la prossima stagione e intervistato dal Corriere dello Sport alla vigilia della sfida contro la 'sua' Roma.
Voci di mercato la danno vicino a una grande.
"Sinceramente non ci penso, tutto passa per il Sassuolo. Se un giorno dovessi andare via sarebbe un altro discorso, ma ora sto bene qui e voglio dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi prefissati".
Domani affronterete una Roma poco tranquilla dopo gli ultimi risultati negativi.
"Entrambe le squadre non vengono da un periodo felice. Sappiamo di avere le qualità per mettere in difficoltà la Roma, ma sarà una partita difficile".
Lei ha fatto esperienza in B prima di tornare al Sassuolo.
"Ho vissuto situazioni che mi hanno aiutato a crescere e maturare, a cominciare dall’Ascoli, dove ho trovato una bella società. A Monza c’era l’obiettivo di salire, è stato uno step fondamentale, mi sono trovato benissimo".
Le sue origini romane partono da?
"Fidene. Siamo cresciuti insieme io e il mio amichetto Gianluca (Scamacca, ndr), ci conosciamo da quando avevamo cinque anni, quando io ho cominciato a giocare nella scuola calcio di Angelo Di Livio al Delle Vittorie. Ero iperattivo e mia madre mi portò alla scuola calcio per farmi stancare... Scamacca l’ho un po’ rincorso, adesso giochiamo insieme e viviamo anche nella stessa casa. La nostra è un’amicizia vera, Gianluca è un ragazzo con la testa sulle spalle, persona tranquilla, anche se spesso nel calcio si affibbiano etichette troppo frettolosamente".
Si dice che Scamacca somigli a Ibrahimovic.
"Sono d’accordo. È un grande centravanti, lo si capiva da quando ha cominciato. Ha colpi incredibili, merita la Nazionale perché ha qualità che nessuno ha in Italia".
Se Scamacca somiglia a Ibrahimovic, Frattesi somiglia a?
"Come personalità e modo di stare in campo, restando all’attualità mi rivedo in Barella".
Chi l’ha scoperta alla Roma?
"Bruno Conti. Ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile. Non cerco rivincite, anche se avrei voluto giocarmi la mia chance in giallorosso. Non ho mai nascosto che ci sono rimasto male quando mi hanno ceduto, ma adesso sono contento di essere a Sassuolo".
Domani sarà una partita speciale per la sua famiglia, da sempre romanista, che per una volta tiferà Sassuolo.
"Quando hanno avuto i pass è stato tutto chiaro: “Non si entra se non si tifa Sassuolo”. Verranno tutti, anche mia nonna Stefania".