Galante: "Inzaghi un top che deve fare tesoro del passato. Pavard? Con lui l'Inter ha fatto un salto di qualità internazionale"
"Sono squadre che mi hanno emozionato ed emozioneranno sempre". Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il doppio ex Fabio Galante parla così nel giorno di Torino-Inter, match di campionato in arrivo dopo la sosta per le Nazionali: "La sosta è una variabile, ma in casa del Toro non è mai facile a prescindere. E l’Inter lo sa bene", sottolinea l'ex difensore.
Ma come è possibile che l’Inter sia grande con i grandi e poi si perda con squadre più piccole?
"Se esistesse una soluzione facile, un allenatore top come Inzaghi l’avrebbe già trovata. Bisognerebbe solo fare tesoro del passato, ma gli errori con Sassuolo e Bologna dicono che c’è il rischio di ricadere nei vecchi sbagli. Il problema, però, è solo mentale: il peggior avversario dell’Inter si chiama... Inter. Purtroppo, i punti lasciati per strada alla lunga rischiano di pesare. Non penso ci sarà una fuga come quella del Napoli, ma un arrivo in volata in cui anche un pari in più inciderà".
Il problema di Simone è nella poca profondità dell’attacco?
"La rosa è profonda ovunque, attacco compreso: Arnautovic è stato solo sfortunato e, quando tornerà, dimostrerà di meritarsi questa occasione. Anche Sanchez sa sempre il fatto suo, considerando che Thuram e Lautaro sono intoccabili".
Passiamo ai difensori, da Pavard a Buongiorno-Schuurs c’è grande qualità su entrambi i lati.
"Con Pavard l’Inter ha fatto un salto di qualità internazionale, con giocatori così migliora pure l’allenamento. Mi piace soffermarmi sui centrali granata: avere difensori di questo livello altissimo, futuri nazionali e con prospettive europee, dà l’idea della dimensione del Toro".
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