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Genoa-Inter, Up&Down - Finalmente Lavelli, resilienza Cocchi. De Pieri brilla anche a scartamento ridotto

di Egle Patanè

Trasferta complicata quella giocata dall'Inter U20 questo pomeriggio in casa del Genoa di pari età, dove la squadra di Zanchetta passa ancora una volta in svantaggio, come con Lipsia e Cesena, senza riuscire questa volta a ribaltarla. I padroni di casa aprono le marcature con Fazio, i nerazzurri replicano con Lavelli, tra i migliori dei milanesi ma costretto a lasciare il posto di rising up del match a Giacomo De Pieri, autore di una sontuosa prestazione e colpevole solo di non trovare il gol. Alla rete del pari il Grifone, che si ritroverà anche in superiorità numerica arrivata grazie all'espulsione di Zanchetta, risponde con altre due marcature letali firmate da Ghirardello che mette il tabellino sul 3-1, risultato che i nerazzurri non riescono a cambiare nonostante i tentativi offensivi nel finale. Terza sconfitta stagionale per l'Under 20 del Biscione, costretto a subire oltre al danno del ko anche la beffa della squalifica di Zanchetta e dell'infortunio di Matteo Cocchi, anche lui autore di una buona gara e costretto a cedere il posto a Maye.

Indichiamo di seguito chi si è distinto maggiormente in questa sfida, scegliendo la rising star, ovvero il miglior giocatore dell'incontro, e gli altri due che si sono distinti in positivo. Due le note negative da segnalare.

RISING STAR 

GIACOMO DE PIERI - Il 30 dell'Inter è una stella che brilla di luce propria e anche quando non fa nulla per splendere riesce a distinguersi. Non è questa in casa del Genoa la sua prestazione migliore, ciononostante Jack riesce ad essere 'squartatore' di difese e anche i rossoblu sono costretti a sbarrare gli occhi dinnanzi alla qualità del classe 2006. Spaventa un paio di volte Consiglio e serve palloni interessanti che i compagni però non riescono a sfruttare. Recupera palloni, corre, si sbatte, s'accentra, scambia spesso nello stretto con Lavelli e tenta di trovare varchi potenzialmente pericolosi. 

UP

MATTEO COCCHI - C'è probabilmente il suo ritratto nella voce 'resilienza' del dizionario nerazzurro di Zanchetta che se difficilmente rinuncia al suo numero 3 ha le sue più che buone ragioni. Contro il Grifone è lui il giocatore della squadra ospite a provarci di più, insieme al sopraccitato irrefrenabile De Pieri: sgasa sulla fascia, cerca i compagni, serve quasi sempre degli ottimi palloni e va alla costante ricerca di un traversone che sfortunatamente non si trasforma mai in assist. Sul finale è costretto a lasciare il campo per infortunio.

MATTEO LAVELLI - Meriterebbe il voto più alto nella prateria di delusioni tra le file dei nerazzurri: torna titolare e segna un gol che avrebbe potuto giovare da spartiacque di un match che però non volge mai a favore dell'Inter. Gol ma anche sacrificio, lavoro sporco e ottimi scambi con De Pieri che farciscono di sprazzi di qualità e buone intenzioni la gara, le idee però non bastano: né lui né i compagni, rei di servirlo poco, riescono a trovare il secondo gol. 

DOWN

MATTIA ZANCHETTA - Interviene pericolosamente in gamba alta su un avversario guadagnandosi, giustamente, il primo giallo della partita. L'ammonizione condiziona una prestazione che finisce con l'essere poco incisiva e timorosa. Non riesce ad orchestrare e a smezzare i giusti palloni da distribuire ai reparti più avanzati e si prende pure un ingenuo secondo giallo, probabilmente generoso da parte di Colaninno, che costa l'inferiorità numerica dei suoi. 

LUKA TOPALOVIC - Se la prestazione imbastita in Youth League con il Lipsia lo aveva messo di forza sul gradino più alto del podio dei migliori giocatori di Zanchetta del match, contro il Genoa lo sloveno si presenta scarico, poco sul pezzo e probabilmente anche stanco. Di sicuro tutt'altro che incisivo. Fatica a costruire e a trovare le sue solite intuizioni per i compagni, fa girare poco e male il pallone. Uno solo il tiro degno di nota del 29 dell'Inter. 

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