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Gnonto: "All'Inter devo tantissimo, anni fondamentali per la mia crescita. Tornare a Milano? Dipende sempre dal progetto sportivo"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervista della Gazzetta dello Sport a Wilfried Gnonto, attuale attaccante del Leeds ed ex canterano interista.

Come si sta trovando in Premier League?
"La Premier è uno dei campionati migliori d’Europa, se non il migliore. Tutte le squadre giocano a viso aperto e c’è un’intensità altissima. È una grandissima sfida per me, perché ho l’opportunità di confrontarmi ogni settimana con alcuni dei giocatori più forti".

Marsch è rimasto impressionato dalla sua maturità e dalla sua comprensione del gioco: qual è il suo segreto?
"Non penso ci sia un segreto. Sono un ragazzo a cui piace molto il calcio, perciò sia in campo che fuori cerco sempre di informarmi e imparare il più possibile. Nonostante la mia età, ho fatto esperienze diverse e importanti e ho imparato tantissimo da ognuna".

Lei ed il suo amico Casadei avete lasciato l’Italia per crescere definitivamente: un giovane ha le stesse opportunità in Serie A come in Premier League?
"Non penso sia obbligatorio andare all’estero per un giovane. Bisogna giocare, questa è la cosa più importante: se questa possibilità non c’è in Italia non penso si debba avere paura di provare altrove".

Le piacerebbe tornare in Serie A e giocare contro l’Inter? O, meglio ancora, con i nerazzurri?
"All’Inter devo tantissimo, sono stati 8 anni fondamentali per la mia crescita che mi hanno portato ad essere il calciatore e l’uomo che sono ora. Giocare per o contro l’Inter sarebbe sempre un grande onore. Il progetto sportivo è sempre stata la mia prerogativa e qualunque scelta relativa alla mia carriera viene sempre fatta in funzione di quello".


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