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Grafite: "Dzeko e Lautaro come Edin e me. Ma non bisogna fare un errore"

di Alessandro Cavasinni
Edin Dzeko si è già preso l'Inter. E la Gazzetta dello Sport ha intervistato uno che, in tandem con il bosniaco, ha vinto una delle Bundesliga più sorprendenti di sempre ai tempi del Wolfsburg (stagione 2008/09). Si tratta di Edinaldo Batista Libânio, meglio conosciuto come Grafite.

Che ricordi ha?

"La nostra intesa fu puro istinto, venivano da mondi diversi. Siamo cresciuti insieme lavorando con Magath; ci trovavamo alla perfezione. Ricordo quel fantastico 2008-09 in cui abbiamo dato una gioia enorme alla nostra gente. E pensare che avevamo molte difficoltà con la lingua. Però ci capivamo in campo".

Cosa pensa della nuova sfida di Edin?

"La trovo straordinaria e affascinante a 35 anni, sono sicuro che saprà coglierla e saprà restituire tutta la fiducia che l’Inter ha avuto nei suoi confronti".

L’eredità è pesante, però.

"Non è facile sostituire Lukaku, ma il fatto che abbiano scelto proprio lui è una motivazione in più: vuol dire che credono che sarà all’altezza".

Che coppia sarà con Lautaro?

"Io giocavo in maniera molto simile a Lautaro, quindi loro due possono essere molto simili a noi. In fondo si tratta di due numeri nove che sanno fare entrambe le posizioni di attacco: possono scambiarsi i ruoli e duettare, avranno la stessa chimica che avevamo noi. L’unico errore sarebbe pensare che si può replicare ciò che è stato fatto con Lukaku".
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