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Guarin. "Ora mi sento più interista. La fascia? Se penso a chi l'ha avuta..."

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Corriere dello Sport

Il centrocampista dell’Inter Fredy Guarin si racconta in una lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport. Il colombiano racconta la sua rinascita avvenuta negli ultimi mesi, dall’avvento di Roberto Mancini.

I tifosi dell’Inter stanno vedendo il miglior Guarin dal 2012 a oggi? 

“Sì, senza dubbio. Prima mi mancava la continuità, non riuscivo a volte neppure durante l’arco della stessa gara a rendere sempre al massimo. Nel corso di queste stagioni all’Inter ho imparato tante cose e la mentalità offensiva che la squadra ha adesso mi sta aiutando a giocare allo stesso livello”. 

Cosa è cambiato nella sua testa con l’arrivo di Mancini? 

“Sento forte la fiducia dell’allenatore e questo mi fa piacere. Per un calciatore conta tantissimo. Con lui in panchina sono più continuo”. 

E’ stato importante anche il ruolo, il fatto che Mancini la utilizzi nella mediana a tre? 

“Nel centrocampo a tre ho sempre reso al massimo durante la mia carriera. Premesso che quando un giocatore sta bene può ricoprire tutti ruoli, nel Porto insieme a Fernando e a Moutinho sono esploso come interno destro e ho mostrato tutte le mie caratteristiche. Riuscivo a coprire, ma anche a spingermi in avanti e a cercare il gol. Abbiamo vinto tutto e quello è stato un plus”. 

Chi erano in passato secondo lei i migliori interpreti del suo ruolo? 

“A me piaceva molto Vieira, ma uno degli allenatori del Porto che ho avuto, Jesualdo Ferreira, mi diceva che se avessi creduto di più in me stesso sarei potuto arrivare sul livello di Lampard e Gerrard”. 

Chi è il miglior centrocampista al mondo in questo momento? 

“Non dico i migliori, ma quelli che mi piacciono di più e indico Vidal, Pogba e Iniesta”. 

Dall’addio di Mazzarri all’arrivo di Mancini cosa è cambiato? 

“La mentalità, la gestione giornaliera, l’entusiasmo e tanto dal punto di vista tattico visto che adesso giochiamo un altro calcio”. 

Molto più offensivo. 

“Ora proviamo ad avere sempre l’iniziativa, a sentirci protagonisti durante tutto l’arco della partita. Siamo una squadra importante e dobbiamo giocare sempre all’attacco, per vincere”. 

Per fare il definitivo salto di qualità, però, dovete subire meno reti. 

“Questo è ovvio e ci stiamo lavorando ma ci sono anche gli avversari”.  

Mancini sta lavorando molto sulla fase difensiva. 

“Mi piace il suo progetto tattico e il fatto che mi ha sempre utilizzato”. 

Le ha dato anche la fascia da capitano quando Ranocchia era out. 

“E’ una cosa bella indossare quella fascia. Nei momenti difficili che ho avuto in questi tre anni, non avrei mai pensato che potesse accadere e invece è successo e sono contento. Se penso che in passato l’hanno indossata tra gli altri Zanetti, Cordoba, Ronaldo e Bergomi mi vengono i brividi”. 

Se dovesse scegliere il momento più difficile della sua esperienza nerazzurra, quale indicherebbe? 

“La situazione (dice proprio così, ndr) con la Juve nel mercato di gennaio 2014. Me lo chiedono in tutte le interviste e francamente non ho più voglia di parlarne perché è una cosa passata che rimane nella storia di Guarin e dell’Inter. I fatti sono andati in un certo modo (scambio saltato con Vucinic per la protesta dei tifosi e il no di Thohir, ndr), sono rimasto nell’Inter e quella è stata una decisione che mi ha lasciato tranquillo e felice perché qui mi sento come a casa”.  

D’accordo che Napoli-Inter per voi sarà l’ultima possibilità per sperare ancora nel terzo posto? 

“E’ una bella possibilità non tanto per arrivare terzi, ma per metterci in testa di provare fino alla fine a disputare un campionato da protagonisti. Abbiamo i mezzi per chiudere questa stagione alla grande”. 

Cosa intende per ‘chiudere alla grande’? 

“Il mio sogno sarebbe di vincere tutte le partite, ma so che è dura”. 

Scenderete in campo anche per vendicare l’eliminazione dalla Coppa Italia? 

“Quella sconfitta all’ultimo minuto mi è davvero rimasta alla gola e mi ha lasciato un sapore amaro”.  

E’ vero che la scorsa estate sarebbe potuto andare al Napoli? 

“Solo voci. Il mio agente o io non abbiamo mai parlato con nessun dirigente del Napoli”. 

E a gennaio chi l’ha cercata? Ci risulta che in tanti abbiano bussato alla porta dell’Inter per averla... 

“L’unica squadra dove potevo andare era il Valencia, ma sto bene qui all’Inter e indossare questa maglia mi trasmette belle sensazioni”. 

Come sarà il prossimo mercato per Guarin?

(Ride) "Dipende da voi giornalisti. Né io né la società abbiamo intenzione di separarci, ma capisco che in passato il mio rendimento non è sempre stato elevato. Da Inter diciamo". 

Mentre negli ultimi mesi... 

“Adesso sto giocando bene e mi sento più interista di prima. Intendo più adatto a giocare in una grande squadra come l’Inter. Quando un allenatore come Mancini ti dà fiducia e i compagni e la società ti supportano sempre, è più facile esprimersi al massimo”. 

Lei ha già vinto l’Europa League con il Porto. Può concedere il bis con l’Inter? 

“Ci proveremo e io mi auguro di dare il mio contributo. Dagli ottavi in poi, però, la strada diventa in salita e con il sorteggio non siamo stati fortunati perché il Wolfsburg era una delle avversarie più difficili: sta facendo molto bene nella Bundesliga perché ha giocatori molto importanti”. 

Giusto dire che i tedeschi sono i favoriti?

“Non so se i favoriti sono loro o noi. Dico solo che l’Inter dovrà giocare con personalità un doppio confronto difficile e importante per il resto della nostra stagione”. 

 Il suo record di gol stagionali è 10 e adesso è a quota 6. Un pensierino a superarsi lo fa? 

“Io spero di aiutare la squadra a vincere e a raggiungere un obiettivo importante. Arrivare per esempio a 13 reti e disputare con l’Inter una stagione anonima non mi interessa”. 

Il gol contro il Celtic è il più bello dei suoi 20 con l’Inter? 

“No. Io preferisco sempre la rovesciata contro il Torino della scorsa stagione”.  


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