Handanovic, 30 milioni non bastano. Alternative? Da Marchetti a Sirigu...
“Mercato sbagliato? Ci si dimentica troppo facilmente alcuni acquisti fatti a mercato appena iniziato come quelli di Handanovic e Palacio. A volte sento parlare di mercato Inter e sembra che entrambi fossero già qui dall'anno scorso e invece no: sono stati presi quest'anno, proprio come Kovacic”. Lo aveva detto pochi giorni fa Andrea Stramaccioni, rispondendo in conferenza alle continue illazioni sul mercato di Branca e Ausilio. E il tecncio nerazzurro ha pienamente ragione: sia Palacio che Handanovic furono due blitz di fine stagione 2011-2012, messi a segno quasi naturalmente e a cui, al tempo, non fu consegnato il doveroso merito. Anzi: c'era chi parlava di cifre eccessive per un attaccante alla soglia dei 30 anni e per un portiere sloveno. Ebbene: dopo una stagione siamo qui a rimpiangere l'infortunio di Palacio (facendo la conta dei tanti gol messi a segno) e a temere per l'addio del portiere, che intanto ha triplicato la sua valutazione.
Triplicato, ovviamente, in base a quanto detto e scritto sulla volontà del Barcellona di prelevare Samir per sostituire il partente Victor Valdes. Si parla di 30 milioni e, di questi tempi, per un portiere sono una cifra super. Forse, però, non così gigantesca come si pensa e allora ecco che, date le volontà sia di Moratti che di Handanovic di non volersi dire addio dopo una sola stagione, forse non basteranno. E non basterà nemmeno inserire qualche contropartita tecnica (si parla di Montoya, Sanchez o David Villa), perché se l'Inter vorrà cedere uno dei migliori portieri del globo, lo farà per cash. Tantissimo cash.
Le alternative? Per il momento nemmeno sondaggi, solo nomi qua e là. Si parla di Agazzi del Cagliari (valutazione di 5 milioni di euro), ma non convince del tutto. Stesso discorso per Stekelenburg (in uscita dalla Roma). Bardi, classe 1992, andrà ancora a fare esperienza e una sua promozione a titolare è da escludere. Gli unici nomi verosimili proposti in queste ore sono quelli di Marchetti della Lazio (classe 1983, valutazione di poco superiore ai 10 milioni) e Sirigu del Paris Saint-Germain (1987, costo che si aggira attorno ai 15 milioni). Sia Marchetti che Sirigu, però, oltre ad avere prezzi importanti sono anche difficili da raggiungere: da un lato c'è il solito Lotito, con cui è sempre difficile trattare; dall'altro bisognerebbe capire la reale volontà dell'ex Palermo di tornare in Italia, visto che a Parigi si trova più che bene sia a livello di città che di lavoro.
Una difficoltà nel reperire alternative valide che fa comprendere meglio due concetti: il primo, che portieri top ce ne sono pochissimi e quei pochi che ci sono in giro costano parecchio; il secondo, che se davvero ci deve essere sacrificio, almeno sia un sacrificio che porti una somma davvero abnorme nelle casse del club di Moratti. Ecco perché 30 milioni non bastano.