Hernanes gioca Lazio-Inter: "Match spettacolare, Inzaghi vorrà la rivincita del 20 maggio. Milinkovic-Savic e Brozovic forti e un po' simili"
"Niente tifo, me la godrò da spettatore. Vinca il migliore". Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Hernanes, doppio ex di Lazio e Inter, non si schiera prima del Monday Ninght dell'Olimpico, anche se ha molta voglia di parlare del suo passato italiano: "Il mio top è stato a Roma, a Milano chiusi alla grande. Ho nel cuore ogni momento passato in Italia, Juve compresa".
Da febbraio 2017, il brasiliano gioca con l’Hebei, in mezzo una parentesi al San Paolo:
"All’inizio ho avuto qualche infortunio, ora sono felice".
Alla Lazio 156 presenze con 41 gol (e la Coppa Italia vinta nel 2013), all’Inter 7 centri in 53 partite. Hernanes, da che parte sta?
"Ho più affetto per i biancocelesti, lì diedi il meglio. All’Inter chiusi in crescendo. L’ultimo periodo da numero 10 andò alla grande con Mancini in panchina: fu il motivo che spinse la Juventus a scegliermi".
Inter e Juve: ha qualche rammarico?
"Solo il ruolo. Le mie qualità migliori sono dribbling e tiro, difficile essere decisivo lontano dalla porta. Il miglior Hernanes è quello di Roma".
Dove oggi c’è Lazio-Inter.
"Match spettacolare. La Lazio gioca in casa e vorrà prendersi la rivincita dopo il k.o. di maggio, l’Inter deve ripartire dopo Barcellona. Entrambe stanno facendo bene, possono deciderla i giocatori di valore".
Come Milinkovic e Brozovic.
"Forti e per certi versi simili. Sergej è completo: fisico, tecnico, bravo di testa, fa gol e serve assist. Marcelo ha meno “chili” ma più visione di gioco. E pure lui segna e fa segnare".
Tra lei e il presidente Lotito ci fu qualche incomprensione.
"Ma lo ringrazierò sempre. Lo stesso vale per Calveri (segretario generale, ndr) e Tare. Prima di andar via, lo incontrai nel suo ufficio. Parlavo e piangevo...".
L’Inter può lottare per il titolo?
"La rosa è forte, ma la Juve è di un altro livello. Dipenderà anche dall’Europa, magari Spalletti rosicchierà qualcosa.... La Juve è tra le favorite in Champions: c’è maggior convinzione e un Ronaldo che porta tanto in termini tecnici e di personalità, ma occhio alle altre".
Lei cosa farà da grande?
"In Cina ho un contratto fino al 2019. Sono troppo innamorato del campo per pensare al dopo. Giocherò a lungo. Il mio futuro sarà meraviglioso".
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