Angolo Tattico - I raddoppi su Martinelli e Saka, l'applicazione della catena di destra, la difesa in stato di grazia
Inter-Arsenal, una partita fatta di sofferenza e compattezza per i nerazzurri. Un assedio finale Gunners che si infrange sul muro difensivo degli uomini di Inzaghi. Tre punti d’oro per il fortino Inter.
L’Inter approccia bene la partita, prendendosi il pallino del gioco e facendo girare palla con sufficiente pericolosità tra le linee, grazie a un Calhanoglu subito calato nella parte che manda in profondità Dumfries, uomo deputato a mettere pressione da destra alla linea dell’Arsenal e crossare per gli inserimenti di Frattesi, Lautaro e Taremi. Dall’altra parte la catena inedita Darmian-Bisseck lavora bene inizialmente anche in fase propositiva, con l’italiano che rimane spesso a fare la guardia e con il tedesco che si sgancia a rompere la linea e creare superiorità a metà campo. Zielinski da regista aggiunto riesce a mantenere equilibrata la squadra tra forzature con lanci lunghi e gioco nel corto raggio per gestire il possesso. Lautaro viene trovato tra le linee staccandosi dalla marcatura di Gabriel che spesso non riesce ad anticiparlo. Così il Toro può creare densità e gioco sulla tre-quarti. L’avvio sprint nerazzurro sorprende l’Arsenal che nei primi venti minuti sembra non riuscire a prendere le contromisure necessarie.
Poi i Gunners salgono col palleggio e con l’intensità grazie alle geometrie di Thomas in mezzo al campo e agli inserimenti centrali di Merino che spesso aiuta Havertz in fase offensiva. La palla viaggia sempre più veloce da destra a sinistra per trovare Saka e Martinelli, che partono sempre molto larghi e spesso si accentrano puntando l’uomo. Ma l’Inter fa.m buona guardia con i raddoppi puntuali delle mezze ali: Frattesi aiuta Dumfries, Zielinski aiuta Darmian: così i braccetti Bisseck e Pavard possono stare accentrati e compatti creando superiorità in mezzo all’area interista e controllando a vista Havertz e gli inserimenti di Merino e Trossard. Il belga funge da trequartista e riesce a legare il gioco svariando su tutto il fronte offensivo, offrendo un appoggio o un taglio in profondità prima a destra con Saka e poi l’azione dopo a sinistra con Martinelli. La pressione degli uomini di Arteta si fa via via più esasperata, alla ricerca del gol. L’Inter si chiude bene, compatta. Il fortino regge anche grazie ai cambi di Inzaghi, che decide di mettersi con un 5-4-1 negli ultimi minuti con Dimarco largo a sinistra a centrocampo e Darmian abbassato nel 5, per non rischiare nulla. I cross degli inglesi sono sempre anticipati da De Vrij, Pavard o Bisseck, autori di una prestazione monumentale.
Riccardo Despali