CdS - Inter, tutti i numeri di cassa: 135 mln di debiti per il calciomercato. Per Suning sarà difficile scansare la cessione
Fonte: Corriere dello Sport
Sempre il Corriere dello Sport torna sul momento finanziario dell'Inter, provando a comunicare la situazione presente e un possibile scenario futuro. Il dato acclarato è che, il 30 giugno 2020, l'Inter aveva circa 88 milioni in cassa. Poi è stato emesso un prestito obbligazionario che ha portato (a luglio) 67 milioni; circa 25 milioni sono arrivati dagli sponsor di maglia; altri 69 dalla Uefa (49,5 per la Champions 20/21, un residuo di 19,4 per l’Europa League 2019/20); circa 5 milioni da altri sponsor; 85/90 milioni, più un residuo di 12 milioni della stagione scorsa (tra cui 4 sospesi per il noto contenzioso con Sky, poi sbloccato), dai diritti-tv del campionato. Resta invece difficile inquadrare il dato relativo agli sponsor internazionali, alcuni dei quali sono cinesi e legati a Suning. Tutto considerato - secondo il Corsport - l’Inter potrebbe contare su un bacino di cassa in entrata di 390/400 milioni (inclusi gli 88 iniziali) in questa stagione. In questo modo, il club riuscirebbe a pareggiare le uscite, ma resterebbero fuori i debiti del calciomercato, al netto di eventuali nuovi incassi e pagamenti.
Da Lukaku a Kolarov, l'elenco: 50,5 milioni verso il Manchester United, 13,3 Hertha Berlino, 12,4 Tottenham, 26,4 Cagliari, 21,2 Sassuolo. Più 43, ora 33, al Real per l’acquisto di Hakimi, 20 per riacquistare Pinamonti e 1,5 per Kolarov. "A fronte di questi c’erano i crediti: 26,2 dal Genoa, 9,3 dal Parma, 8 dall’Atalanta, 12 dal Flamengo e altri, a cui aggiungere i 2,5 del riscatto di Candreva - spiega il CdS -. Ripulendo questi dati dalle compensazioni tra debiti e crediti con lo stesso club (ad esempio, i 26,2 di credito dal Genoa compensati da 12,4 di debiti) emerge un debito netto di 135,2 (inclusi i 30 residui per Hakimi) che difficilmente l’Inter potrà affrontare senza supporto esterno".
Secondo il Corsport, anche ipotizzando lo scenario più roseo possibile (risparmio tra ingaggio esuberi e Spalletti; scudetto vinto; nuovo main-sponsor, ritorno del pubblico al Meazza ecc...), resterebbe comunque un disavanzo totale di circa 160 milioni, seppur con un calciomercato a zero tra entrate e uscite. "Che non saranno tutti dovuti quest’anno, ma non sono procrastinabili all’infinito", sottolinea il giornale. E qui si inseriscono i discorsi relativi agli eventuali nuovi investitori, con l'aiuto di Goldman Sachs. "Le notizie che filtrano sono poche e frammentarie, come sempre accade quando c’è di mezzo la Cina, ma una cosa è certa: con questi numeri e il momento che vive il gruppo Suning, difficile che la cessione del club non sia all’ordine del giorno", chiude il CdS.
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