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CdS - Mondiale per Club avvolto da dubbi e malumori a un anno dal via: anche l'Inter perplessa

di Egle Patanè

Ad un anno dal fischio d'inizio del nuovo Mondiale per Club, (partirà il 15 giugno 2025), il grande evento della FIFA è avvolto da "dubbi e perplessità" come evidenzia il Correre dello Sport che parla di timori per una "figuraccia planetaria". Dietro i comunicati "resiste il malumore di tante società europee" che vorrebbero il posticipo del Torneo al 2027. I motivi sono i tanti "nodi da districare e di un calendario drammaticamente affollato di eventi" che hanno fatto sorgere qualche perplessità anche in casa Inter e Juventus.

Una delle controversie analizzate dal CdS riguarda l'aspetto economico: i soldi destinati ai club, "probabilmente non sono così tanti come prometteva il  Infantino (50 milioni di bonus d’entrata, con la prospettiva di arrivare a 100 in caso di successo), mentre più di qualcuno (non solo Ancelotti) ha parlato di una ventina di milioni sul piatto". Cifre che fanno storcere il naso ai club e argomento che la Fifa continua a dribblare. Un'altra sfumatura opaca sempre in ambito economico è quello legato agli accordi di sponsorizzazione, ancora ignoti come le città che ospiteranno l'evento e le emittenti che lo trasmetteranno.  

Il secondo punto, e non meno importante, è quello legato al calendario. "Vale la pena - si chiedono oggi i top club - portare allo stremo le forze gli atleti al termine della stagione più lunga e impegnativa della storia con la nuova SuperChampions, azzerando qualsiasi riposo e complicando pure la preparazione delle squadre all’annata 2025-26 che condurrà al Mondiale per nazionali?" è il quesito sollevato dal quotidiano romano che sottolinea  alle cronache la battaglia dei sindacati dei calciatori professionisti di Inghilterra e Francia, appoggiati dalla Fifpro Europe, che "giusto ieri hanno fatto causa alla Fifa, chiedendo al tribunale commerciale di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di giustizia Ue".

Ultimo nodo analizzato dal Corriere è quello legato ai contratti, altra situazione nebulosa: alcuni contratti termineranno il 30 giugno come da prassi, ma il Mondiale proseguirà  fino a luglio, "quindi chi garantirà i rapporti di lavoro a scadenza?" è l'altro inevitabile quesito sollevato da molti e messo nero su bianco dal giornale. In tal senso viene in ausilio un precedente, ovvero "la fase finale delle coppe europee disputata ad agosto 2020". I giocatori in scadenza già da gennaio potranno prendere accordi con altre squadre ma "cosa accadrebbe nel caso in cui, pur avendo una deroga, qualcuno si facesse male durante il Mondiale?". Insomma i nodi da sciogliere sono ancora tanti...


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