Corsera - Inter, la conversazioni Inzaghi-Ferdico. Pressioni anche su Materazzi e Zanetti. Rispunta Skriniar...
L'omicidio di Bellocco è stata 'solo' la punta di un iceberg che piano piano la procura di Milano sta facendo emergere. Una goccia che ha fatto traboccare un vaso di infinite correlazioni tra mondo ultrà e criminalità organizzata che la Procura di Milano ha cominciato a vivisezionare sfociando in un'operazione imbastita nella mattina di oggi che ha portato in manetta 19 persone coinvolte nel tifo organizzato di Inter e Milan. Tra gli indagati compare anche il nome di Marco Ferdico, frontman degli ultimi anni della Curva Nord di Milano, finito oggi in carcere per aver, tra le altre cose, "esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la Società, o meglio direttamente con Marotta" come rende noto il Corriere della Sera che riporta parte del testo dell'ordinanza cautelare sul blitz contro gli ultras che mette nero su bianco stralci di una conversazione, venuta a galla dalle intercettazioni, tra l'ultrà sopraccitato e l'allenatore nerazzurro al "fine di ottenere ulteriori 200 biglietti". Ferdico, si legge, avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici Societari".
La conversazione tra l'ultrà e l'allenatore interista è avvenuta, fa sapere il Corriere della Sera, il 26 maggio 2023, un paio di giorni dopo la finale di Coppa Italia vinta dall'Inter ma giocata per 15 minuti del primo tempo nel bel mezzo del silenzio della curva nerazzurra, in sciopero per per la decisione della società di dare un numero limitato di biglietti per la sfida di Istanbul contro il Manchester City valida per la finale di Champions League. "Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale… io mi sono imbestialito (… ) nel senso… non con voi… con la società" - si legge a proposito delle parole di Inzaghi rivolte a Ferdico, al quale sottolinea inoltre di aver fatto presente alla società nerazzurra che "mancano 4 ore… cercate di sistemare sta roba perché non esiste (…) risolvetelo… questo è stato il mio appello Marco".
"Te la faccio breve Mister… ci hanno dato 1.000 biglietti… noi ci siam fatti due conti… ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli…" sarebbe stata la replica di Ferdico che avrebbe poi ricevuto la risposta desiderata dall'interlocutore: "Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta… parlo con quelli (…) poi ti faccio sapere qualcosa… gli dico… che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (…) Marco io mi… mi attivo e ti dico cosa mi dicono". Secondo l'indagine, gli ultrà sono poi "entrati in contatto con Marco Materazzi e con Javier Zanetti, attuale vicepresidente dell’Inter" riuscendo a raggiungere l’obiettivo di ottenere 1500 biglietti come ha poi esultato lo stesso Ferdico.
Pressioni ad allenatore, dirigenza ed ex calciatori al fine di ottenere più biglietti per la finale di Istanbul, ma non solo. A rapporto va anche il nome di Milan Skriniar, il difensore slovacco ex vice-capitano dell'Inter, 'migrato' a Parigi a parametro zero dopo aver rifiutato il rinnovo. Secondo quanto svelato dal Corsera infatti, qualche mese prima della conversazione di cui sopra tra Inzaghi e Ferdico, l'ultrà avrebbe tentato un incontro ad Appiano con lo stesso Inzaghi e con l'ex difensore interista. Due faccia a faccia che gli ultrà volevano per ragioni differenti ma finiti con l'avvenire in maniera diversa dai programmi: con Inzaghi, al quale Ferdico avrebbe voluto spiegare come l'atteggiamento in campo della squadra non piacesse ai tifosi più 'caldi', ci fu esclusivamente uno scambio telefonico, con l’allora difensore interista l’incontro invece avvenne, "ma in un’altra location" rispetto alla Pinetina, ma la dirigenza songiurò il meeting.
Il motivo che spingeva Ferdico and co ad incontrare Skriniar era basato sulla ricerca di spiegazioni in merito alle intenzioni di rinnovo del contratto del giocatore. L'incontro avviene in un bar vicino allo stadio e dura una ventina di minuti circa, e Ferdico in merito a quell'incontro aveva detto ad un rappresentante dell'Inter: "Ti comunicheremo dove vedremo il giocatore, faremo due chiacchiere con lui, che non sia in un posto con fotografi e quant'altro". Nella 'relazione' fatta ad Andrea Beretta, capo della Nord, a margine del faccia a faccia con lo slovacco fu: "Comunque va via... al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce… aveva un po' di paura…".
"Una possibile chiave di lettura a tale episodio, visti gli attriti con la società nerazzurra", dice il gip Domenico Santoro, sarebbe da rintracciare nella volontà degli ultrà "di lanciare un messaggio al Club interista, ovvero che il nuovo direttivo di Curva Nord si sarebbe interessato anche ad "altre" vicende, come ad esempio quelle di calciomercato".
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