GdS - Akanji la garanzia, Luis Henrique male, Diouf, Bonny e Sucic da rivedere, Esposito in vetrina: top e flop del mercato esitvo
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Gazzetta dello Sport, ora che siamo praticamente a metà stagione, propone una riflessione sul mercato estivo dell'Inter tra aspetti positivi e altri meno.
Il flop evidente è quello di Luis Henrique, apparso ancora lontano parente del giocatore che avrebbe dovuto dare nuova linfa sulla fascia destra. "Ha vissuto fin qui una sola giornata di soddisfazioni, contro il Como, per poi inseguire l’attitudine naturale alla timidezza. Senza socializzazione, non c’è allegria nemmeno per un brasiliano che si era presentato all’Inter con le referenze di Roberto De Zerbi: a Marsiglia hanno visto un talento molto diverso, persino sfrontato nella ricerca del dribbling e del tiro. In Italia va forse aspettato? Lo scopriremo. Intanto Chivu è tentato da una novità già a Bergamo, la promozione di un allievo che finora non ha potuto dimostrare le sue qualità ma sembra in crescita: Andy Diouf, sempre a destra, appare più intraprendente e rapido del collega", si legge.
Da inquadrare perfettamente ancora lo status di Sucic e Bonny, che fin qui hanno alternato ottime cose ad altre meno interessanti. "Sucic e Bonny sono nati nello stesso giorno e nello stesso anno, 25 ottobre 2003, pur essendo provenienti da posti e realtà diversi. Bonny in verità ha fatto bene, a tratti molto bene nella classe Inter, sfruttando quasi sempre i momenti in cui il professore gli metteva a disposizione la vetrina. Come Pio Esposito, il più giovane della scuola, capace però di distinguersi in tutte le materie, esclusa la Supercoppa: campionato, Champions, Coppa Italia, Mondiale per club, Nazionale. Interrogazioni passate mostrando i muscoli", aggiunge la rosea.
Nettamente il migliore arrivo si è rivelato Manuel Akanji, pilastro della difesa fin dal primo giorno. "Liquidato inspiegabilmente da Guardiola al City, possiederebbe a 30 anni già i requisiti per insegnare, non per studiare i vari argomenti del sussidiario", scrive la Gazzetta.