GdS - Il "così non andiamo da nessuna parte" è l'indice di arrabbiatura di Lautaro dopo Bologna-Inter
Dopo la prestazione non all'altezza messa in campo ieri al Dall'Ara, l'Inter tutta doveva pronunciare una sola parola a fine partita "scusa". E non è un caso, secondo la Gazzetta dello Sport, che sia uscita dalla bocca di Lautaro Martinez, leader anche nel giorno in cui la fascia da capitano, almeno all'inizio, non era sul suo braccio ma su quello di Brozovic. "Sono qui per chiedere scusa a tutti i tifosi che ci supportano sempre e sono tanti - ha detto il Toro davanti alle telecamere -. Abbiamo giocato malissimo, queste prestazioni non servono a niente, sono deluso da tutti: il maltempo c’era anche per gli altri, ma loro hanno fatto una grande partita e ci sono stati superiori. Questo deve essere un allarme, dobbiamo compattarci e cambiare subito, essere più squadra, alzare il livello in allenamento e, soprattutto, avere più continuità".
E poi la frase più pesante, ripetuta più volte per rimarcare il concetto: "Così non andiamo da nessuna parte" è, aggiunge la rosea, forse l’indice del livello di arrabbiatura, esternato pubblicamente e ribadito nel chiuso dello spogliatoio. "Sia chiaro che quello che sto dicendo qui l’ho già detto ai miei compagni. Io sono una sola persona...", ha puntualizzato un po’ piccato l'argentino al dubbio di Marocchi nello studio di Sky Sport.