GdS - La nuova Champions fa più ricche le italiane: per Inter e Juve ipotesi 150 milioni di ricavi
Più soldi e soprattutto un collegamento più diretto con i risultati e meno con la tv e il passato. A livello economico, il nuovo format della Champions League a 36 squadre che partirà la prossima stagione presenta novità interessanti. Anche la Gazzetta dello Sport comincia a fare i conti degli incassi che attendono i cinque club italiani che si presenteranno ai nastri di partenza dell'edizione 2024-2025: circa 230 milioni subito, dei quali 54 spetteranno all'Inter 54, uno in meno alla Juventus e tre in meno all'Atalanta. Seguono poi il Milan con 44 e il debuttante Bologna (escludendo la partecipazione estemporanea nella Coppa Campioni 1964-1965) con 28, anche se i rossoblu hanno davanti sette squadre in arrivo dai preliminari: se passano quelle con ranking più basso, la posizione migliora e di conseguenza gli introiti.
Nella più ottimistica delle ipotesi, vincendo tutte le partite e di conseguenza la coppa, Inter e Juventus arriverebbero a 150 milioni. La Rosea spiega: "Le voci economiche sono state riorganizzate: da quattro a tre. La prima, naturalmente, è la quota di partecipazione: 18,6 milioni a testa (totale 670). La seconda è legata ai risultati: è la più importante, complessivamente 950 milioni. Se un club vincesse sempre, arrivando primo nel gruppo e sollevando la coppa, porterebbe a casa oltre 96 milioni. Infine, c’è la terza voce, una sintesi tra il vecchio market pool e il ranking storico, in totale 850 milioni. Il club con i parametri migliori può arrivare fino a 42 milioni".
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