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GdS - Rotazioni frequenti, cambio di modulo e gestione delle ammonizioni: cosa è cambiato da Inzaghi a Chivu

di Stefano Bertocchi

Dopo Federico Dimarco ci ha pensato anche Piotr Zielinski a mandare un messaggio non troppo velato a Simone Inzaghi. "L’anno scorso ero in terza fila, l’allenatore aveva i suoi titolarissimi, ma Chivu coinvolge un po’ tutti" il concetto espresso a grandi linee dal polacco nel post partita di Bergamo, dopo essere tornato protagonista con l'Inter. 

Ma cosa è cambiato da Inzaghi a Chivu? Il primo punto che evidenzia La Gazzetta dello Sport è la gestione, con le rotazioni frequenti e le cosiddette 'seconde linee' come Bonny, Esposito, Luis Henrique, Diouf e Carlos Augusto che hanno avuto molto più spazio.

"Un’altra differenza rispetto a Inzaghi è legata al modulo - aggiunge la rosea -: contro l’Atalanta, così come contro il Pisa, l’Inter ha difeso con un 5-4-1 con blocco bassissimo e Diouf esterno destro, davanti a Luis Henrique. Con Inzaghi, a volte, l’Inter ha difeso a quattro – vedi contro il Napoli a Maradona l’anno scorso, nei minuti finali -, ma la struttura è sempre stata la stessa. Chivu sta proseguendo con il 3-5-2, ma è anche vero se fosse arrivato Lookman, inseguito per gran parte dell’estate, l’allenatore nerazzurro avrebbe cambiato modulo passando a un 3-4-2-1".

Impossibile, infine, non fare un appunto sulle ammonizioni: adesso chi prende un giallo non viene più sostituito con frequenza, mentre con Inzaghi il cambio doventava quasi automatico. 


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