Ibrahimovic: "Inter-Barça 2010? Col VAR sarebbe stata un'altra storia. Lasciai i nerazzurri perché..."
Tra i tanti illustri nomi presenti al Festival dello Sport c'è anche Zlatan Ibrahimovic, anche lui ospite sull'illustre palco di Trento l'ex milanista dalla carriera piuttosto variegata torna anche sul suo passato all'Inter: "Dopo la Juve eri in bilico tra Milan ed Inter? Mino parlava con tutte e due. Eravamo più vicini al Milan, poi loro dovevano giocare un preliminare per la Champions e mi chiedevano di aspettare per capire la situazione. In quel momento l'Inter ha capito e ha fatto in fretta: hanno chiuso il deal prima del Milan. Mino diceva che il primo che arrivava firmava. E l'Inter lì è arrivata prima".
All'Inter c'è stato l'Ibra più forte di sempre?
"Mi sentivo più forte di quando ero alla Juventus, era una crescita normale. Mi sentivo più completo ma non al massimo. Facevo quello che dovevo fare, aiutare la squadra nel miglior modo possibile. Mancini mi dava fiducia e responsabilità. Poi è arrivato Mourinho, era totalmente differente da Mancini. Ma sentivo che stavo crescendo piano piano per arrivare agli obiettivi".
Consideravi la squadra intorno a te non all'altezza?
"Non credo che era così. Anche la Juve aveva il potenziale per vincere la Champions, ma non ho vinto. L'Inter prima di me non vinceva lo Scudetto da 17 anni, poi l'abbiamo vinto per tre anni di fila. Tanti campioni hanno giocato all'Inter senza vincere lo scudetto. Allora pensavo che se fossi andato lì e avessi vinto sarei entrato nella storia del club. Ho visto squadre vincere la Champions ma non il campionato".
Cosa ti è piaciuto di Barcellona?
"Ho avuto la fortuna di vincere trofei che non ho vinto prima. 2-3 internazionali, 2-3 domestici. Era un sogno andare al Barcellona, tutti parlavano del Barcellona. Pensavo che se potevo giocare lì ero nella squadra migliore del mondo. Quando il Barca mi ha chiamato ero carico, avevo fatto il massimo all'Inter. Volevo crescere ancora di più e provare altre sfide per capire e mettermi alla prova da solo, era una sfida con me stesso. Giocare in un posto in tutta la vita va bene, ma volevo vedere dove potevo arrivare".
La semifinale con l'Inter:
"La partita non era facile. A Milano abbiamo perso 3-1, ma col VAR ci sarebbe stata un'altra situazione. Ma non sono scuse. Poi in casa abbiamo vinto 1-0. Ma questo è il calcio, momento belli e momenti brutti. Tutti si aspettavano che potevamo vincere invece abbiamo vinto".
La tua occasione più grande per vincere la Champions?
"Il Barca era troppo forte e dominante, come minimo facevano la semifinale. È stata l'occasione più grande. Ma tutti i club in cui ho giocato potenzialmente potevano vincere la Champions".
ACQUISTA QUI I PRODOTTI UFFICIALI INTER!