Icardi come pedina di scambio? Da Lukaku e Cavani a Dybala e Insigne: l'impatto economico per l'Inter
Una vicenda incredibile, ai limiti del paradossale, quella che sta vivendo Mauro Icardi quest’anno all’Inter. Partito con i gradi di capitano conquistati per meriti sia sportivi che, parzialmente, caratteriali – non ci si può dimenticare delle telefonate effettuate in estate per dare il benvenuto ad ogni nuovo acquisto o le lacrime dopo la sconfitta con la Juve che comprometteva la corsa Champions – Mauro si ritrova con un piede e mezzo fuori da Appiano Gentile a un anno dal pianto di San Siro (la gara si giocò il 28 aprile). Il suo cartellino per i dirigenti nerazzurri potrebbe fruttare un’importante plusvalenza che foraggerebbe l’intero mercato: per questo Marotta e Ausilio stanno prendendo in considerazione non solo l’ipotesi di una cessione cash (difficile trovare qualcuno disposto a sborsare 70-80 milioni per il classe 1993 ad oggi), ma anche quella di uno scambio con qualche altro big del panorama europeo che permetterebbe comunque di fare la plusvalenza fondamentale per il bilancio.
SITUAZIONE ICARDI – Il cartellino di Icardi, al 31 giugno 2019, rimarrà da ammortizzare ancora per circa 2.5 milioni, un’inezia considerato il valore del giocatore. Il contratto da circa 8.5 milioni lordi (4.5 netti premi esclusi) non è affatto elevato considerato i parametri internazionali, non a caso Wanda ha battuto cassa fino allo scoppio della querelle per un rinnovo ormai accantonato dai progetti nerazzurri. La questione merita un capitolo a parte: Marotta e soci si dovranno muovere con cautela, visto che i potenziali acquirenti faranno sicuramente leva per abbassare il prezzo sul contratto in scadenza nel 2021 che permetterebbe al bomber rosarino di liberarsi a costo 0 tra soli 18 mesi. Un’ipotesi che in Corso Vittorio Emanuele non vogliono nemmeno prendere in considerazione.
IPOTESI SCAMBIO: DYBALA – Come detto, sta prendendo sempre più corpo l’idea di uno scambio che possa permettere all’Inter di ottenere l’agognata plusvalenza che sbloccherebbe tutto il mercato in entrata. Il cartellino di Dybala a fine anno rimarrà da ammortizzare per ancora circa 16.5 milioni da parte della Juventus. Il suo ingaggio da circa 13 milioni lordi in scadenza nel 2022 non rappresenterebbe un problema per l’Inter (sarebbero più o meno le cifre un tempo destinate per il rinnovo di Icardi), anche se Paulo, classe 1993 come Maurito, non sembra particolarmente attratto dall’idea di vestire il nerazzurro. In caso di scambio alla pari, però, entrambe le società potrebbero fare un’enorme plusvalenza, magari un po’ gonfiata per esigenze di bilancio: i cartellini potrebbero venire valutati 70, 80, ma anche 90 milioni idealmente, permettendo all’Inter di fare una plusvalenza quasi completa e alla Juve di circa 50-60-70 milioni. Per questo Paratici potrebbe chiedere una decina di milioni di conguaglio, che l’Inter potrebbe pure pensare di concedere. Immaginando un Dybala valutato 90 milioni con contratto quinquennale a 20 milioni lordi e un Icardi ceduto per 80 (77,5 di plusvalenza), l’attuale numero 10 della Juventus impatterebbe sulle casse nerazzurre per circa 38 milioni annui, lasciando all’Inter un tesoretto di circa 40 milioni di plusvalenza da poter investire in altre operazioni. Mica poco, anche se in tal caso i problemi per le casse della Beneamata potrebbero presentarsi nelle stagioni a venire con i 38 milioni annui di Dybala da dover inserire a bilancio: una scelta che ricorderebbe quella fatta dalla Juve con Ronaldo o dal Milan con Higuain, una grande spesa effettuata con la convinzione che i miglioramenti nei risultati sportivi possano valere la candela anche in termini economici e di sponsorizzazioni. Una scommessa interessante, che però non sembra molto vicina al modus operandi di Marotta.
IPOTESI DI SCAMBIO
INSIGNE – Opzione affascinante quella avanzata da Tuttosport, ovvero quella di uno scambio con un altro capitano in rotta con la sua squadra, Lorenzo Insigne. Il numero 24 azzurro, classe 1991, non ha costi di ingaggio a bilancio (arriva dal settore giovanile) e uno stipendio praticamente identico a quello di Icardi (8.5 milioni lordi), con contratto in scadenza nel 2022. Uno scambio alla pari permetterebbe a entrambe le società di ottenere importanti plusvalenze, analogamente al caso Dybala.
LUKAKU – L’ipotesi forse più affascinante e da molti considerata più facilmente realizzabile è quella di uno scambio con Romelu Lukaku, classe 1993 del Manchester United. Il cartellino del belga peserà a giugno ancora per circa 51 milioni e il suo contratto da circa 20 milioni lordi (11.7 netti) in scadenza nel 2022 sembra allontanare un poco l’Inter dalla lista delle pretendenti. Uno scambio come nel caso Dybala permetterebbe a entrambe le società di fare una plusvalenza, anche se per lo United evidentemente di minore portata. Anche qui allora è facile pensare come il club britannico possa chiedere un conguaglio non facilmente quantificabile, anche se sarebbe un’ipotesi tutta da verificare. L’ingaggio invece potrebbe rappresentare lo scoglio più arduo da superare, se è vero che l’Inter tali soldi non ha mai voluto offrirli nemmeno a Icardi stesso: forse per Lukaku la dirigenza nerazzurra potrebbe fare un sacrificio, comunque ben coperto a bilancio quantomeno quest’anno, anche se anche qui non sarà facile far quadrare i conti in futuro.
CAVANI – La Gazzetta dello Sport invece negli ultimi giorni ha insistito sulla possibilità di uno scambio sull’asse Milano-Parigi fra Icardi ed Edinson Cavani. Il cartellino del classe 1987 uruguagio peserà ancora per soli 4,5 milioni in estate e il suo contratto in scadenza nel 2020, oltre all’età, fanno supporre come in caso di scambio si possa pensare ad un conguaglio in favore dell’Inter questa volta. Entrambe le società si garantirebbero una plusvalenza importante – fondamentale per il Psg per mantenere Mbappé e Neymar – ma per far sì che questa ipotesi possa prendere davvero corpo Cavani dovrebbe ridursi di parecchio l’ingaggio di circa 26 milioni lordi (14.2 netti), magari spalmandolo su più anni di contratto.
HIGUAIN – Situazione tutta da verificare quella di Gonzalo Higuain, il cui futuro è ancora incerto fra Chelsea e Juventus. In caso di ritorno in bianconero e di proposta di scambio, bisognerebbe considerare che il cartellino del Pipita peserà ancora per circa 36 milioni sul bilancio della Juventus a giugno. L’età del classe 1987, l’ingaggio (circa 17 milioni lordi) e il contratto in scadenza nel 2021 lasciano ipotizzare come l’Inter non possa prendere in considerazione l’ipotesi di uno scambio se non a fronte di un robusto conguaglio (40-50 milioni).
CASO DZEKO – Come ogni anno, tutte le strade del mercato dell’Inter sembrano in qualche modo portare a Roma. La via che porta nella Capitale per Edin Dzeko sembra percorribile solo a fronte di una cessione cash di Icardi o in cambio di una seconda punta come Insigne o Dybala. Il cartellino del bosniaco peserà a fine stagione per soli 2.5 milioni sul bilancio giallorosso: il contratto in scadenza nel 2020 (con stipendio di 8.5 milioni lordi come Icardi) e l’età avanzata del giocatore lasciano supporre come la Roma difficilmente potrà rimanere ferma sulla sua richiesta di 20 milioni.