Icardi: "Futuro? Dovrei restare qua, chi mi vuole paghi l'Inter. Osvaldo..."
Fonte: SportMediaset; calciomercato.it
Ospite d'eccezion al 'Grand Hotel Chiambretti', in onda questa sera in seconda serata su 'Canale 5', Mauro Icardi ha trattato svariati temi in chiave nerazzurra rispondendo alle domande del noto conduttore. Ecco l'intervista:
FUTURO - "Se resto in nerazzurro? Ho cinque anni di contratto qui, ancora me ne mancano tre. Penso che dovrò rimanere qua. In ogni caso come ho detto prima ho il mio procuratore. Perché prendo poco? Non lo so, dovete chiederlo al mio agente. Forse non è tanto sveglio? Può essere (ride, ndr)".
CELTIC - "Abbiamo regalato la partita nei minuti finali".
PREMIER LEAGUE - "Devo andare in Inghilterra per prendere di più? Prima devono pagare l'Inter".
BARCELLONA - "Non ho mai giocato in prima squadra con i blaugrana perché ero giovane. Poi sono andato via, ho scelto di giocare alla Sampdoria. Al Barcellona sono tutti piccolini e giocano palla a terra. In Italia il calcio è molto più fisico".
MESSI - "L'ho conosciuto a Barcellona. E' stato uno dei primi ad invitarmi a giocare al Barcellona. Perché vomita? Per lo stress di essere il numero uno al mondo. Meglio lui o Ronaldo? Io sono argentino, quindi dico Messi".
STRANIERI IN ITALIA - "Se sono bravi a giocare a pallone ben venga anche se è vero che un po' complica l'esplosione dei giocatori del vivaio.
DUELLO - "Chi preferisco tra me e Tevez per la Nazionale argentina? Tevez (sorride, ndr), è il capocannoniere...".
SASSUOLO - "E' stato un episodio che ho già dimenticato. Abbiamo parlato con la curva tutti. Abbiamo capito tutti che è stato un momento difficile. Sinceramente io mi sono inc..zato perché avevo regalato dei pantaloncini a un bambino e li hanno ributtati indietro".
MANCATA ESULTANZA - "Abbiamo chiarito tutto con i tifosi ed è finita lì. Ribadisco non è per la protesta per gli scarsi risultati, ma per l'episodio del bambino che mi sono arrabbiato".
OSVALDO - "A dire la verità non sono entrato subito nello spogliatoio dopo il litigio. Mi sono fermato a parlare con i giornalisti, quindi non so cosa sia successo prima. Ci siamo visti il giorno dopo e c'è stato un po' di nervosismo".
BALOTELLI - "Lui è un po' più scuro (sorride, ndr). In realtà non lo conosco. Non so dire se siamo simili oppure no. Dicono tutti che è un po' matto (ride, ndr)".
MAXI LOPEZ - "La sua doppietta in Europa League? "Non me ne frega".