Icardi, parlano i manager: "Stride l'immagine che molti hanno di lui"
Fonte: Calcio2000
Elio Letterio Pino e Ulisse Savini, rappresentanti della Top Eleven, sono nomi forse poco noti ai tifosi nerazzurri. Ma il loro ruolo, per quanto spesso dietro le quinte, è stato fondamentale per due delle ultime operazioni più importanti del mercato dell’Inter: Mauro Icardi e Xherdan Shaqiri. Calcio2000 li ha intervistati su molti argomenti, dagli inizi all’evoluzione della carriera. E non sono mancati aneddoti su Icardi, del quale con Abian Morano curano gli interessi: “Il rapporto con Icardi parte da una segnalazione di Nunzio Marchione, che collaborava con noi e viveva a Barcellona – spiega Savini -. È una sua intuizione, ce lo descrisse come un craque mentre giocava nelle giovanili del Barça. Elio andò con Riccardo Pecini della Sampdoria, all’epoca non conoscevamo il suo agente Morano. Andammo a vederlo contro l’Espanyol, ma non giocava. Al suo posto c’era Thiago Alcantara, falso nueve, ma per fortuna poi entrò”. “A Pecini piacque – aggiunge Pino -, è lui che l’ha portato in Italia. Lì è iniziato il rapporto con Morano, ora siamo gli intermediari ufficiali”.
Ma Icardi che tipo è? “Un ragazzo fantastico che stride con l’immagine che in molti si sono fatti di lui. È generoso, altruista, vederlo circondato dai bambini è commovente”, spiega Pino. Savini aggiunge un aneddoto: “Ho un ricordo di Mauro. Giocava nella Primavera della Sampdoria, segnò 4 gol col Sassuolo e il club voleva mandarlo nell’under 19 dell’Italia. Dopo la patita venne a casa mia, era triste. Disse subito no perché si sentiva argentino. Quel giorno guardammo Barcellona-Real Madrid, lui tifava blaugrana e io Blancos. Vinse il Real e da quel giorno Mauro non vede più il Barcellona da me”.
Non manca qualche dettaglio sull’affare Shaqiri: “Il rapporto con Xherdan nasce ai tempi del Basilea. Lo proponemmo in Italia 3 anni fa, l’Inter lo voleva ma alla fine lo prese il Bayern”, spiega Pino.