Il 2025 chiuso in cima alla classifica: la Primavera di Carbone in rampa di lancio. E tutti sono protagonisti
In quello che doveva essere un anno di transizione, vista la creazione dell'U23, la Primavera dell'Inter è ancora davanti a tutti. Conta poco, visto che poi il titolo si assegnerà ai play-off, che la classifica è molto corta e che a pari merito ci sono anche Roma e Fiorentina. Conta tantissimo, invece, dopo la partenza complicata dei primi due mesi. Ora la stagione dei nerazzurri è iniziata per davvero, con dieci risultati utili consecutivi in campionato per chiudere il 2025.
La squadra di Benny Carbone saluta l'anno solare in vetta alla classifica. Dopo aver raccolto sei punti nelle prime sette giornate, l'Inter ne ha conquistati 24 nelle successive dieci. Un rendimento impressionante, visto che nello stesso periodo la squadra più vicina ai nerazzurri, il Napoli, ha racimolato solo 18 punti. Un altro dato che impressiona sono i 26 gol segnati in queste 10 partite, sinonimo di un attacco che ora viaggia a gonfie vele e può far male a tutte le difese del Primavera 1. Tanti meriti, è giusto sottolinearlo, sono di mister Carbone, capace di portare il suo equipaggio fuori dalla crisi di inizio stagione, compattando il gruppo e toccando, di partita in partita, sempre i giusti tasti.
Capitolo individualità: in attacco trascina la forza del collettivo. Basti pensare che il giocatore con più gol è Mancuso, a quota 5, la metà dei gol di Braschi della Fiorentina, capocannoniere del torneo con 10. E poi ci sono Iddrissou, Kukulis e Moressa a 4, Cerpelletti, Mosconi, Pinotti e Zouin a 2. Sicuramente incide tanto il fatto che spesso Iddrissou, che sarebbe probabilmente il titolare inamovibile di Carbone, è impegnato con l'U23. Allo stesso tempo, però, è la dimostrazione che il talento è diffuso, che i giocatori affidabili sono tanti e che pochissime squadre possono disporre dei colpi di così tanti ragazzi di valore.
L'Inter Primavera non ha fatto bene solo in campionato. Oltre i confini nazionali, la squadra di Carbone si é qualificata per la prossima fase di Youth League con un percorso convincente. I nerazzurri, dopo i pareggi con Ajax e Slavia Praga, hanno cambiato marcia a partire dalla trasferta belga contro l'Union Saint-Gilloise. Una rimonta nel recupero da 1-0 a 1-2 ha lanciato la squadra, capace poi di battere 3-0 il Kairat Almaty e, soprattutto, 5-0 il Liverpool. Unica nota stonata la sconfitta di Madrid contro l'Atletico. In quell'occasione però l'espulsione di Galliera, estremo difensore nerazzurro, arrivata dopo pochissimi minuti, condizionò in modo decisivo l'andamento della gara. Ora, ai sedicesimi, la sfida al Colonia, il 4 febbraio, per continuare a sognare in grande.
Ha rubato l'occhio, in particolare, Filippo Cerpelletti. Classe 2007, capitano di questa Inter Primavera, è un centrocampista che fa della grande intelligenza tattica il suo punto di forza, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto, pur senza disdegnare la giocata individuale o il colpo di classe. Non è un caso che il big match con la Roma, in cui i nerazzurri hanno inseguito dal 6', porti la sua firma, con il pareggio al 94' che è stata la vera svolta di questa annata. Di recente poi l'apporto di Mancuso, mezzala di spinta con grande tempo di inserimento, è stato cruciale. I cinque gol che lo rendono il miglior marcatore di questa Inter sono arrivati tutti nelle ultime sei partite giocate, compreso il 2-0 che ha mandato in archivio il derby contro il Milan.
In difesa ottima prima parte di stagione per Leonardo Bovio. Già protagonista con le nazionali giovanili azzurre, il 2008 di Vercelli è un nome da tenere d'occhio. Nel periodo in cui Prestia era infortunato, Vecchi ha iniziato a convocarlo con l'Under 23, pur senza farlo esordire. Con la Primavera però è una colonna portante, forte fisicamente, in grado di tenere a bada sia gli attaccanti veloci che quelli che amano il duello fisico. Nella linea a quattro di Carbone la corsia di sinistra è riservata a Marello, arrivato dall'Udinese in estate, a sua volta 2008, a sua volta gran prospetto. Mancino raffinato, fisicamente ha ottimi mezzi: può crescere tanto e avere un futuro importante.
Dopo il 2025 chiuso con la Supercoppa conquistata ad agosto in bacheca e il primo posto in classifica, adesso il 2026 della Primavera si aprirà con la sfida al Lecce in campionato, prima della partita di Coppa Italia contro la Sampdoria. Fondamentale continuare a vincere e convincere, dato che tra la prima e la quattordicesima ci sono solo nove punti di distacco. Alimentare il filotto pre-natalizio potrebbe essere sicuramente un buon modo di ribadire alla concorrenza che i campioni in carica sono pronti a difendere il Tricolore.