Il pifferaio Mancini ci riprova e punta Yaya Touré, ma il problema è l'ingaggio
Fonte: Tuttosport
Dalle parole di ieri a Sky Sport 24 di Roberto Mancini, Tuttosport rilancia il nome di Yaya Touré per il centrocampo nerazzurro. “Il pifferaio è già tornato in azione. Dopo aver convinto Podokski e Shaqiri a dire sì all'Inter, Roberto Mancini ha deciso di alzare l'asticella: l'obiettivo - alquanto impervio in assenza della qualificazione in Champions - è convincere Yaya Tourè ad accettare di imbarcarsi in un'avventura nel calcio italiano. Però, visti i precedenti e l'appeal del Mancio, anche quella che può sembrare come una mission impossible, può non essere considerata tale. Anche perché, il primo a crederci, è proprio l'interessato che sta martellando di telefonate ed sms l’ex allievo”, si legge sul quotidiano.
“Se Touré arrivasse in Italia sarebbe un bene per tutto il calcio italiano”, ha detto ieri l’allenatore nerazzurro all’emittente. Parole che il tecnico jesino ha ribadito anche al diretto interessato, voluto espressamente anche nel momento del suo insediamento sulla panchina del Manchester City. Riaverlo all'Inter, sarebbe la chiave per costruire una squadra da scudetto. Mancini lo sa bene, per questo ha paragonato questa squadra, a quella allenata a suo tempo a Manchester: “Abbiamo costruito il City in un anno e mezzo. Sono orgoglioso di quella squadra e spero che l'Inter entro un anno possa giocare così bene. Per riportare l'Inter in alto bisogna lavorare bene e non bastano pochi mesi: quando poi si prende una squadra in corsa non si può lavorare solo su un aspetto, qualcosa tralasci ma si migliora giorno dopo giorno”. Un manifesto programmatico, quello dell'uomo di Jesi, che per raggiungere l'obiettivo non ha esitato, sin dal suo insediamento, a smontare, tassello dopo tassello, quanto costruito da Mazzarri. Un progetto in cui Mancini ha messo la faccia in primis con i giocatori. “Io un pifferaio magico? Racconto bene le balle”, ha concluso Mancini.
Ma un arrivo di Touré in Italia è davvero possibile? La trattativa per ora è stata appena abbozzata, ma il club nerazzurro continua a esaminare sotto traccia i termini di manovra per convincere l’ivoriano a trasferirsi in Italia. Secondo Tuttosport molto, se non tutto, dipenderà dalla volontà dell'interessato: solo se avrà il sì del giocatore, l'Inter potrà iniziare la scalata. Non spaventa il costo del cartellino: Touré il 13 maggio compirà 32 anni e, nonostante un contratto fino al 2017, con una formula 'ingegnosa' non sarebbe difficile accontentare il City. Il problema è l'ingaggio: quello dell'ivoriano sfiora i 10 milioni (8,5 milioni più bonus facilmente raggiungibili) e per arrivare all'Inter, dove lo stipendio più alto è pari a 3,2 milioni, Touré dovrebbe fare un grossissimo passo indietro. Anche perché è vero che il capitano della Costa d'Avorio è un fuoriclasse, ma è altrettanto vero che non si può sballare il monte-ingaggi con una corsa al rialzo che sarebbe effetto collaterale nel caso in cui lo stipendio dell'ultimo arrivato sia sensibilmente superiore a quello degli attuali top player dell'Inter.