Inchiesta ultras, i legali di Inter e Milan hanno incontrato il Pm Viola. Lucci e Ferdico scelgono la via del silenzio
Fonte: Calcio e Finanza
Anche i cinque ultras interrogati oggi, dopo il maxi blitz di lunedì scorso che hanno fatto scattare 19 misure cautelari, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, così come avevano fatto ieri otto arrestati, davanti al gip di Milano Domenico Santoro. Hanno scelto la linea del silenzio, dunque, anche Marco Ferdico e Luca Lucci, ormai ex capi delle curve interista (la Nord) e milanista (la Sud), così come altri tre ultras in carcere, Mauro Nepi, Francesco Intagliata e Matteo Norrito. Altri tre ultras finiti in carcere saranno sentiti domani dal giudice, così come le tre persone ai domiciliari, tra cui l’imprenditore nel settore parcheggi Gherardo Zaccagni.
Intanto, il procuratore di Milano Marcello Viola ha incontrato i legali dei due club milanese, nell’ambito del procedimento di prevenzione aperto sulle due società, non indagate. Non ci sono tempi o scadenze previsti, stando a quanto si apprende ma il procedimento è in corso e dovrebbe servire a spezzare i legami tra gli ultras e i loro affari illeciti e figure dei club.
Nel frattempo, c’è stata un’integrazione della richiesta di misura nell’inchiesta sugli ultras, che riassume le dichiarazioni di Andrea Beretta, in carcere per l’omicidio dell’esponente della ‘ndrangheta Antonio Bellocco, ma anche analisi degli investigatori su un incontro con lo stesso Bellocco, che si sarebbe tenuto il 23 luglio. Secondo questa integrazione, Beretta fu "convocato, tra giugno e luglio, a casa di Bellocco£ e nei box sotto l’abitazione incontrò "due emissari" del clan ‘ndranghetista, che gli avrebbero rivolto «direttamente concrete intimidazioni (sempre correlabili alla gestione del merchandising)».
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