Insulti di Allegri a Oriali, Gravina attacca: "Una sconfitta per il calcio italiano. Ormai si è convinti che più si urla e più..."
Gli insulti rivolti da Massimiliano Allegri a Gabriele Oriali durante la prima semifinale della Supercoppa italiana tra Napoli e Milan rende contrariato anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervenuto sull'argomento a margine della conferenza stampa post Consiglio federale: "L’aggressione verbale di Allegri a Oriali? Qui è un fatto culturale. Dobbiamo riacquistare il senso dell’educazione. Ultimamente si è convinti che più si urla e più si condiziona la scelta o la decisione dell’arbitro o degli addetti ai lavori, ma invece è solo una sconfitta per l’immagine del calcio italiano. Basta con queste modalità di aggressioni continue, vale per tutti, per Folorunsho, per i presidenti, per i dirigenti, i calciatori e i tifosi. Parliamo di fair play ed etica, facciamo le campagne e ce lo stampiamo sul petto e poi andiamo in campo e ci sputiamo addosso".
Il numero uno della FIGC commenta poi la decisione della Lega Serie A di far disputare Milan-Como in Australia: "La Federazione ha dato una sua disponibilità ad assecondare la scelta, che rientra nelle autonomia della Lega Serie A, ad appoggiare la gara in Australia. Qualche riflessione, invece, avremo modo di farla sull’arbitraggio asiatico e sull’equa competizione. È un argomento che merita qualche riflessione, che farò con la Lega di A. Per ora, non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale sul fatto che si giochi a Perth. Nella scelta della squadra arbitrale asiatica non parlerei di illegittimità. Simonelli è così attento al rispetto delle regole che diventa un termine forte. Ma con la confederazione asiatica, quella australiana e la nostra federazione dobbiamo trovare un equilibrio".