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Inzaghi a DAZN: "La mia Inter sin da subito. Architetto d'interni? Mi fa piacere"

di Christian Liotta
L'Inter è un rullo compressore, travolge la Salernitana sotto un pesante 5-0 in un match senza storia, diverte e si diverte e consolida il primato in classifica. Così Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, analizza l'esito dell'incontro dell'Arechi ai microfoni di DAZN:

Qual è l'ultima cosa bella a cui penserà prima di andare a dormire?
"Penserò all'atteggiamento che ha tenuto la squadra. In questo tipo di partite vedi la classifica e capisci che hai tutto da perdere, sapevamo di dover approcciare bene subito per non mettere in partita la Salernitana e così è stato. Abbiamo preparato bene il match".

L'attacco immediato alla profondità di Perisic, Dumfries e Sanchez è una lettura dei giocatori o è stato provato?
"La linea della Salernitana era più alta rispetto a quelle di altre avversarie. Lo sapevamo e abbiamo mosso bene l'avversario, creando e facendo quello che dovevamo fare. Siamo stati una squadra seria, concentrata, che ha fatto quello che doveva fare".

Le piace la definizione di architetto d'interni di Ausilio?
"Mi fa piacere. Ho trovato una società importante che mi ha supportato e creduto in me e nel mio staff dal primo giorno. Sono contento che le cose stanno andando bene, poi alleno giocatori forti che hanno grande disponibilità verso me e il mio staff".

Ora l'Inter, nell'atteggiamento e nella cattiveria, è una squadra di Inzaghi? Quando hai avuto questa sensazione la prima volta?
"Fin da subito, per come i ragazzi mi hanno accolto e per la disponibilità che mi hanno dato. Nelle prime partite interne con Genoa e Bologna era già l'Inter, che giocava bene e creava. Abbiamo perso qualche punto dopo anche sbagliando rigori e subendone qualcuno e la classifica, anche per via della Champions, stava diventando difficile. Ma non ci siamo scoraggiati e siamo venuti fuori bene da quel momento complicato".

La vede l'avversaria più ostica in chiave Scudetto tra quelle dietro?
"Sono tre squadre organizzate, con tanto talento e ottimi allenatori. Sarà tutto aperto fino a fine campionato".

La squadra dopo il ko con la Lazio è migliorata nella capacità di incidere in partita, anche tu hai avuto questa sensazione?
"Sì, a volte da certe sconfitte si esce più forti. La sconfitta con la Lazio ci aveva creato problemi per come era arrivata, ma siamo stati lucidi e l'abbiamo analizzata nel migliore dei modi".

Cosa dice ad Eriksen?
"Gli faccio un grosso in bocca al lupo e gli mando un abbraccio. E' stato un dispiacere non poterlo allenare, ora so che sta meglio".

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