Jimenez ricorda: "Inter, peccato non essere rimasto fino al Triplete. Bel rapporto con Mou"
“Posso ritenermi un calciatore fortunato, sono sempre riuscito a far coincidere gli obiettivi personali con quelli di squadra. La qualificazione in Champions con Lazio e Fiorentina, gli scudetti con l’Inter e la salvezza di Cesena: sono tutti ricordi che custodisco con affetto”. Lo sottolinea Luis Antonio Jimenez durante la lunga chiacchierata con Gianlucadimarzio.com: "I nerazzurri mi hanno permesso di esordire in Champions League, peccato non essere rimasto con loro fino alla vittoria del Triplete. Con Mourinho avevo un bel rapporto, ma fui io a chiedere di andare al West Ham: ero reduce dall’infortunio più brutto della mia carriera, mi serviva continuità per tornare al top. E all’Inter non l’avrei trovata".
Nei due anni trascorsi a Milano, il cileno a giocato al fianco top bomber mondiali: “Crespo, Adriano, Cruz, Balotelli… Ibrahimovic, però, è tutta un’altra cosa. Ho conosciuto tanti campioni, Zlatan però è un gradino più su. E non solo per come gioca, ma per tutto quello che è: basta vederlo in campo oggi per farsi un’idea. Ha quasi 40 anni e sembra ancora un ragazzino. Magari corre un po’ meno… però corre bene! Dall’esterno può sembrare così, ma vi assicuro che è davvero una bella persona. Simpatico, divertente, ambizioso".
Il discorso si sposta poi sull'Inter attuale: “L’Inter ha bisogno di trovare continuità in campionato, quest’anno non si può permettere di sbagliare. Rispetto alle scorse stagioni, la Juve ha perso qualcosa e ci sono diverse squadre che ne potrebbero approfittare. I nerazzurri sono tra queste, hanno fatto un mercato importante e non devono sprecare questa chance. Momento no per Eriksen? Non saprei, ci sono tanti fattori che potrebbero incidere sulle sue prestazioni. Il calcio italiano e quello inglese sono molto diversi, anche se la qualità di Christian non si discute. Per il bene dell’Inter, mi auguro che un giorno possa riuscire a convincere Conte: ha tutte le carte in regola per dare alla squadra una marcia in più”.
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