Julio Cesar racconta: "Una volta mi ribellai a Mourinho per colpa... del colore giallo"
Intervenuto da remoto nell'evento dedicato all'Inter del Triplete organizzato ieri al Biella Forum, Julio Cesar ha raccontato anche alcuni aneddoti della sua lunga militanza in nerazzurro. Con una curiosità legata a José Mourinho: "Sono arrivato nello spogliatoio dell'Inter quando ho visto la foto di un articolo con un portiere con la maglia rossa. Nell'articolo si spiegava che i colori forti indossati da un portiere mettono in difficoltà l'attaccante, perché viene indotto a tirare addosso al portiere. Non sapevo che a mettere quell'articolo fosse stato lui. Poi mi ha spiegato: 'Io non vedo il mio portiere, guardo in porta e non lo vedo'. A Firenze, quando ci stavamo giocando lo Scudetto con la Roma, sbagliai un'uscita: il giorno dopo ero a casa quando mi chiamò Maicon che mi dice: 'La prossima partita la giocherai in giallo'. Gli risposi che non avevamo magliette gialle, le usavamo solo per gli allenamenti. Io volevo affrontare Mourinho, perché non volevo obbedirgli e non ero d'accordo. Torniamo a Firenze per giocare in Coppa Italia; io non posso scendere in campo senza fiducia e allora affronto il mister. Mi ha fatto entrare in camera sua, ma quando gli ho detto che non avrei giocato in giallo ha cominciato a urlare di brutto dicendomi: 'Gioca come c...o vuoi, ma io non voglio un portiere che prende la palla sotto le gambe, voglio un portiere con personalità'. Quando finii, gli dissi che non avrei giocato comunque in giallo. Il giorno dopo avevo la maglia gialla e abbiamo vinto. Dopo la partita, nello spogliatoio, mi è saltato addosso dicendomi: 'Te l'avevo detto. Ora devi usarla fino a fine campionato, non mi frega niente'. Fu lui a fare stampare ai magazzinieri il 12 e il mio nome sulla maglia da allenamento, malgrado lo sponsor non fosse tanto d'accordo".
Acquista QUI i prodotti originali Inter