La disfatta col Cagliari pesa tanto, ma niente è perduto: i numeri...
Inutile negarlo: la scoppola rimediata domenica pomeriggio contro il Cagliari ha rappresentato per l'Inter una brutta botta anche dal punto di vista del morale. La lezione impartita dagli uomini di Zdenek Zeman ha ribaltato di colpo i pensieri positivi coltivati dopo la recente buona performance contro l'Atalanta, facendo emergere nuove ombre sul gruppo nerazzurro. E non è solo la classifica che vede l'Inter indietro di cinque punti rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione: anche gli indici statistici confrontati tra loro sembrano non dare indicazioni confortanti in questo senso.
Secondo l'analisi offerta dal blog specializzato Lastatistica.com, infatti, risulta sostanzialmente equivalente il rapporto tra tiri fatti e tiri subiti, denominato indice TSR, un indicatore della forza offensiva di una squadra: nel 2013-14, l’Inter aveva un valore del 56,32%, ora del 55,92%, quattro decimi di punto in meno. Il dato va letto così: i nerazzurri, evidentementi, non dispongono di mezzi decisamente superiori alla concorrenza, perché altrimenti avrebbero ottenuto una percentuale decisamente più alta riuscendo a schiacciare l'avversario con la loro forza in termini di conclusioni, subendo meno tiri e facendone di più. Un anno fa i nerazzurri chiusero al quarto posto nella speciale graduatoria statistica, adesso sono esattamente allo stesso posto, il che significa che in questo momento l'Inter non ha fatto alcun passo avanti sul piano della produzione offensiva, recitando in tal senso lo stesso copione dell'ultimo campionato.
Un dato che però ribalta la negatività, però, c'è: al di là dell'aumento della percentuale realizzativa, passato dal 33,3 al 40,7%, è decisamente la relazione tra tiri in porta fatti e subiti: in un anno, si è passati dal 53,91% (6° del campionato) al 64,28%, che per ora fa dell'Inter la terza forza assoluta. In entrambi i casi, gioca un ruolo forte la goleada col Sassuolo, però questo indice mette in evidenza come i nerazzurri tutto sommato siano stati sin qui molto bravi ad impedire agli avversari di arrivare facilmente in porta e a scegliere scientificamente i propri. Frutto, questo, di una migliorata qualità del reparto offensivo, grazie all'innesto di un bomber come Pablo Osvaldo e alla maturazione della coppia Mateo Kovacic-Mauro Icardi. E su questo dovrà fare leva Walter Mazzarri per fare passi avanti e trovare la quadratura giusta a questa Inter. Senza dimenticare che, nonostante l'ultima prestazione negativa, nel complesso l'Inter è migliorata in fase difensiva, concendendo molti meno tiri in porta in relazione a quelli subiti (dal 37,62 al 22,39%).
Insomma, dando un occhio ai numeri, una possibile soluzione ai problemi di Mazzarri può essere trovata nella maggior protezione alla retroguardia da parte del centrocampo. E l'inserimento del doble pivote, in questo senso, può risultare la chiave giusta.