Leonardo: "Dal Milan all'Inter scelta complicatissima. Vidi Moratti di nascosto, poi chiamai Galliani che rimase in silenzio. Il derby..."
Ospite di Alessandro Cattelan per 'Supernova', Leonardo ha ripercorso la sua carriera nel mondo del calcio, non mancando ovviamente di raccontare la sua esperienza all'Inter da allenatore dopo una vita trascorsa al Milan, tra campo e panchina: "Per me è stata una scelta complicatissima perché ero molto legato al Milan - ammette Leo -. È vero che ero uscito con un litigio, ma una cosa che non conta nulla nei quattordici anni che sono stato lì. È stato determinante Moratti, io lo adoro, lo ammiro, è sempre stato così. Mi chiama a casa sua, non ci vediamo quasi mezzanotte, pochi giorni prima di Natale, un po' di nascosto. Un contesto allucinante e io accetto... Prima di andare chiamo Galliani e gli dico sta succedendo questo. Io non ti parlo più, lo so ma io volevo dirtelo. Non mi ha dato la benedizione, ma il suo silenzio mi ha permesso di essere più libero. Galliani è una persona che stimo tanto, per me è stato determinante nella mia vita: lo adoro, è un esempio in tutti i sensi. Io all'Inter ho fatto poco, sinceramente, perché quella era una squadra fatta e finita. Io ho cercato di accompagnare una squadra che aveva vinto tutto. Cosa vai a dire a certi giocatori? Ho trovato un ambiente ottimo, Materazzi aiutava tutti, i giovani. Io li ho accompagnati... Sono successe tante cose divertenti. Tipo? No, no, lascia stare. Eravamo a -13 punti dalla vetta, abbiamo recuperato tutto e poi perso il derby. La mia situazione ha influito tanto su quella partita... Se ha caricato il Milan? Non lo so, ha creato quell'atmosfera un po' così, poi abbiamo vinto la Coppa Italia. Sono stati sei mesi bellissimi".
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