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Lotito: "Provo a rinnovare Milinkovic-Savic, ma se uno vuole andare non lo tengo. Perderlo a zero? Si dà troppa importanza al denaro"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Claudio Lotito, che per forza di cose vira anche sui temi del calciomercato.

Presidente Lotito, la Lazio comincia la stagione dopo il 2° posto in campionato. Finora è rimasta com’era: zero acquisti, zero cessioni. Che segnale è?
«E’ il segnale che ho avuto tante cose da fare, anche la campagna elettorale in Molise. Adesso mi sto dedicando agli affari della squadra. Ho le idee chiare».

C’è chi sostiene che Sarri non sia contento dell’immobilismo della Lazio.
«Illazioni. Con Sarri c’è armonia, e dove c’è armonia c’è ricchezza. Non a caso siamo arrivati secondi in A. Secondi, dico: di cosa parliamo? E non perché la Juve è stata penalizzata, lo saremmo stati lo stesso, anche se avessero avuto quei dieci punti in più. Dicevano che saremmo arrivati noni, decimi...».

Avete consegnato a Sarri un organico che gli ha permesso di mettere in pratica le sue idee.
«Giocavamo con il 3-5-2, due anni fa abbiamo smantellato la squadra e gliene abbiamo messa in mano una adatta al 4-3-3. E tutto subito, senza perdere tempo. E’ così che si fa».

I tifosi temono cessioni importanti, quest’anno avete anche la Champions.
«Squadra che vince non si cambia, si integra. E noi integreremo. Si parla sempre di giocatori da comprare, ma anche non venderli è fondamentale».

Significa che non venderà nemmeno Milinkovic-Savic?
«Io non lo cederei, anzi sto cercando di rinnovargli il contratto. Ma un contratto è l’incontro della volontà di tutte le parti... Di sicuro la Lazio per comprare non ha bisogno di vendere (tipo Roma e Inter, ndr). E questo è importante: non tutti possono farlo, anzi... Se a noi verrà meno un giocatore, non accadrà perché dobbiamo fare soldi».

E perché, allora?
«Contano le scelte tecniche, le decisioni personali, i rapporti. Poi, se uno se ne vuole andare, io non lo tengo».

Milinkovic-Savic le ha detto che se ne vuole andare?
«A me no, non lo ha detto. Sta con noi da otto anni, sono tanti. Sa che a settembre la Lazio ha pagato gli stipendi di gennaio? Dico: a settembre gli stipendi di gennaio. Nessuna società non in Italia, ma al mondo ha fatto una cosa del genere. Perché se ne deve andare? I giocatori da noi sono contenti, hanno tutto».

È pronto anche a portare SMS a scadenza di contratto? Ci rimetterebbe un po’ di soldi.
«Si dà troppa importanza al denaro, trascurando l’uomo. E’ una mentalità sbagliata. In base a queste idee, un medico che prende duemila euro a visita è un fenomeno perché costa tanto. E quelli che vanno a fare i missionari in Africa senza prendere un soldo cosa sono, cretini?».

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