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Lukaku: "Voglio godermi la finale. I giocatori dell'Inter del Triplete dicono che abbiamo il loro stesso spirito"

di Stefano Bertocchi

"Gli ho promesso che mi sarei preso cura di mia madre, quando avevo 12 anni, l'ho fatto. Quindi ogni volta che guardo mia madre e la vedo sugli spalti, lo guardo dopo ogni gol". A parlare della promessa fatta è Romelu Lukaku, visibilmente emozionato quando ricorda il nonno scomparso quando lui aveva 12 anni. Sono tanti i temi affrontati dall'attaccante dell'Inter nell'intervista concessa alla CNN: "Non importano le vittorie o le sconfitte, lo prendo con calma, si tratta di veri problemi familiari. Quindi (mio nonno, ndr) significava il mondo per me. Quando vedo mio figlio, vedo così tanto di lui… Mio nonno, per me era il mio numero uno. Era il mio più grande fan".

Il discorso si sposta poi sul campo: "Non ho potuto guardare (la finale di Champions League, ndr), ma ora, per grazia di Dio, posso giocarne una. Essere in questa posizione ora, avere la mia famiglia lì, sarebbe una cosa bellissima perché è come chiudere un cerchio". Le esperienze dell'Inter insieme durante la pandemia di Covid-19, afferma Big Rom, hanno consolidato una "fratellanza" tra i giocatori nerazzurri, molti dei quali costituiscono ancora il nucleo della squadra: "È stato un momento emozionante perché noi, davvero come squadra, abbiamo passato tanto tempo insieme. A quel tempo passavo davvero molto più tempo con i miei compagni di squadra che con mio figlio maggiore... giocando, tornando in albergo, restando nella stanza, guardando le partite insieme, cose del genere".

Un legame che, in qualche modo, emula lo spirito della squadra dell'Inter del Triplete: "È molto simile - dice Lukaku -. E ad essere onesti, la cosa divertente è che molti di quei giocatori di quella squadra del 2010, vengono a vedere le nostre partite e provano la stessa cosa". Adesso l'Inter si prepara ad affrontare il Manchester City: "È una cosa bellissima, giocare probabilmente contro la migliore squadra del mondo. Voglio solo godermela, non avere pressioni, godermi il momento, andare lì per ottenere il miglior risultato possibile".

Big Rom dedica poi un pensiero anche ad Erling Haaland: "Penso che dominerà, con Mbappé, il calcio mondiale per i prossimi 10 anni. Lotteranno dalla nuova generazione... Prenderanno davvero il sopravvento nei prossimi due anni. Il Manchester City è una squadra ben allenata... Guardiola è un ottimo allenatore perché ogni partita è un piano di gioco diverso. Non è mai lo stesso. Hanno schemi diversi in ogni partita... E sai, Haaland con questi movimenti e il modo in cui aprono le difese alla fine, avrà quelle possibilità perché quei movimenti e gli schemi che fanno, si sincronizzano molto bene".

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