Maldini racconta l'addio: "Cardinale mi fece una battuta sul derby di Champions. San Siro? Un altro motivo di scontro"
Paolo Maldini torna a parlare con un'intervista a La Repubblica, raccontando del suo allontanamento dal Milan. "Cardinale mi disse che io e Massara eravamo licenziati. Gli chiesi perché e lui mi parlò di cattivi rapporti con l’ad Furlani. Allora io gli dissi: ti ho mai chiamato per lamentarmi di lui? Mai. Ci fu anche una sua battuta sulla semifinale persa con l’Inter, ma le motivazioni mi sembrarono un tantino deboli. Le cosiddette assumptions, gli obiettivi stagionali, erano: ipotizzando l’eliminazione dalla Champions, un turno passato in Europa League e la qualificazione alla Champions successiva. Quella semifinale ha portato almeno 70 milioni di introiti in più e l’indotto record di sponsor e ticketing. L’attivo di bilancio appena approvato è relativo all’esercizio 2022-23, con le assumptions abbondantemente centrate".
Anche il nuovo stadio, che inizialmente prevedeva un progetto insieme all'Inter in un nuovo San Siro e oggi probabilmente si farà a San Donato, per Maldini è stato "motivo di scontro. Non potevo mettere la faccia su un progetto da 55-60 mila posti, quasi tutti corporate. Lottavo per uno stadio più grande e con parte dei posti popolari. Vista la media di oltre 70 mila a San Siro, avevo ragione. Con un nuovo San Siro, e con più verde, si rivaluterebbe una zona a rischio abbandono. Milano è trainante in Europa. Dobbiamo temere il degrado, non il futuro. I grandi campioni hanno reso lo stadio iconico".