Males si prepara a sfidare l'Inter: "Per me è speciale, con Esposito sognavamo di giocarci insieme"
I tifosi interisti più affezionati ricorderanno sicuramente Darian Males, che vestì la maglia nerazzurra per appena 9 giorni ma sul quale venivano riposte grandi aspettative. Era l'estate 2020 e l'attaccante svizzero aveva appena 19 anni quando l'Inter lo portò a Milano salvo poi girarlo al Genoa per testarlo in Serie A. Un trasferimento che segnerà la fine del suo legame con il club e che nel tempo lo porterà a diventare un giocatore chiave dello Young Boys, avversario domani sera della squadra di Simone Inzaghi. Proprio di questo parla lo stesso Males in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: “Lo Young Boys mi ha comprato definitivamente l’estate scorsa. All’Inter ero molto giovane e a quei tempi c’era il picco del Coronavirus. Sono rimasto a Milano solo 9 giorni, ma sono stati belli: ho fatto le visite mediche, incontrato tutte le persone e passato un sacco di tempo con Piero Ausilio. Sulla panchina nerazzurra c’era Antonio Conte. Non ci ho passato molto tempo perché rimasi tanto in hotel, ma ho subito capito che fosse uno dei migliori allenatori al mondo. Dopo sono andato al Genoa, era già negli accordi”.
In quel periodo in Procura si indagava anche sulle plusvalenze dell'Inter: "Sapevo quando sono andato all’Inter che c’era qualche problema finanziario, ma è difficile sapere quali fossero nello specifico. Ricordo che c’erano complicazioni anche per la firma di Vidal. Ma riguardo le plusvalenze per me è difficile parlarne: a me andava bene firmare per l’Inter, ne ero felice. Mi avevano seguito per 6 mesi prima di comprarmi”.
L'esperienza al Genoa però non inizia nel migliore dei modi, come lo stesso attaccante racconta: “Ho fatto una settimana di allenamento, poi andiamo a Napoli, perdiamo 6-0 e torniamo tutti contagiati dal Covid. Ventidue giocatori col virus. Resto a casa 35 giorni con il virus e quando rientro c'è un altro allenatore. Periodo difficile, ma la squadra mi ha dato un grande benvenuto, alla prima esperienza fuori dalla Svizzera senza la mia famiglia. Dal direttore dell’epoca Faggiano ai compagni, tutti sono stati fantastici: Pandev, Badelj che gioca ancora lì, Criscito. È stato un privilegio imparare qualcosa da loro ogni giorno”.
Al ritorno in Svizzera ha poi l'occasione di incontrare diversi giocatori che oggi militano in Serie A: “Nel Basilea ho giocato con Pavlovic, Ndoye e Seba Esposito. Anche Pavlovic ha origini serbe come me, e dal primo giorno l’ho aiutato ad ambientarsi. Siamo ancora amici, qualche volta ci sentiamo. Con Ndoye invece ci conosciamo da una vita, siamo grandi amici, l’anno scorso ho guardato tutte le sue partite al Bologna. E anche Seba, grande giocatore…”.
Inevitabile che con Esposito si parlasse anche di Inter: “Scherzavamo sul fatto che potessimo diventare la coppia di attaccanti del futuro dell’Inter, entrambi arrivavamo da lì. Ogni tanto quando ci facevamo assist esultavamo insieme. ‘Magari un giorno…’ dicevamo. Sapevamo sarebbe stato difficile, all’Inter ci sono giocatori di livello mondiale. Ma seguivamo molto la squadra”.
Oggi Males gioca nello Young Boys che, dopo la scorsa stagione super positiva con la vittoria del titolo si trova in zona retrocessione: "Ogni tanto il calcio è così. Ma sappiamo di avere molta qualità e di non averlo dimostrato sul campo nelle prime giornate. Ci sono tante situazioni, ma ogni giorno vedo come lavoriamo bene e combattiamo per uscirne. È solo questione di tempo”.
Intanto il prossimo avversario sarà l'Inter: “La Champions League è il più grande palcoscenico del calcio. Affrontare una squadra come l’Inter certamente non è facile, e negli ultimi anni sta facendo sempre meglio: scudetto, finale di Champions… Ma niente è impossibile. Sarà difficile ma crediamo in noi stessi. E finché l’arbitro non fischierà tre volte combatteremo. Ci servirà fare la partita perfetta, perfetta, perfetta. E per l’Inter deve essere una serata storta. Anche la fortuna dovrà essere dalla nostra parte".
Insomma, una partita speciale per Males anche se non ha mai esordito ufficialmente in maglia nerazzurra: “Il giorno in cui firmai per il club nerazzurro ero davvero tanto tanto fiero di me. Per me domani sera sarà speciale, l’Inter è stata la mia prima esperienza lontano da casa. Anche oggi guardo tantissime partite dei nerazzurri, sono una squadra fantastica e per me sarà davvero speciale”.