Mancini: "33 punti, tutto può accadere. Scudetto? Ci saremo. ET e il mercato..."
Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti
Momento particolarmente delicato per l'Inter, che nelle ultime 11 giornate di campionato proverà a dare un senso alla stagione cercando di raggiungere la qualificazione europea. Dopo il doppio ko contro il Wolfsburg, che ha decretato l'eliminazione dall'Europa League, i nerazzurri si presenteranno allo stadio Luigi Ferraris di Genova: avversario nel posticipo del round 28 della Serie A la Sampdoria di mister Sinisa Mihajlovic (kick-off ore 20.45), assoluta rivelazione di questo campionato. Attualmente quinto in classifica, il Doria sta 'viaggiando' a ritmo europeo, con i suoi attuali 45 punti in classifica (+8 rispetto all'Inter) e reduce dalla grande vittoria dell''Olimpico' contro la Roma.
Come ogni giornata di vigilia, il tecnico interista Roberto Mancini si presenta nella sala conferenze del centro sportivo Angelo Moratti per analizzare la gara che i propri uomini andranno ad affrontare. Di seguito, le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews.
Crede ancora nello scudetto per la prossima stagione, considerando anche il prossimo mercato?
"A parte il dispiacere di tutti per l'eliminazione, è chiaro che dopo tutto deve passare e pensare in positivo, ma senza pensare al prossimo anno. Ora dobbiamo considerare le undici partite rimanenti, con 33 punti a disposizione tutto è possibile. L'anno prossimo potremo lottare per il campionato, sicuramente ci saranno nuovi elementi che daranno una mano, ripeto: lotteremo per lo scudetto".
Cosa pensa della possibilità di vedere Mihajlovic al Milan?
"Gli voglio bene come un fratello e gli auguro il meglio. Per lui la panchina del Milan sarebbe una grandissima opportunità. Sarei contento per lui, è un grande allenatore".
Cosa ha di più rispetto a lei?
"E' più giovane (ride, ndr). Questa non è una cosa di poco conto".
L'Europa League resta l'obiettivo o sarebbe meglio partire senza impegni europei nella prossima stagione?
"Assolutamente, dovremo cercare di raggiungerla. Può portare anche ad altre competizioni e la società farà in modo di allestire una squadra per competere su più fronti".
Come sta Shaqiri?
"Per domani potrebbe essere un'opzione, assolutamente. Ieri si è allenato e ci sono possibilità di vederlo in campo".
Rifarebbe alcune scelte?
"Nessuno è infallibile, nel tempo occorre tanto lavoro. Ci sono stati degli errori, ma tutti hanno sempre dato il massimo, anche se purtroppo non siamo riusciti a fare bene in Europa League. Quando ci sono dei cambiamenti occorre del tempo, ma vogliamo finire bene il campionato".
Le sue parole possono apparire come alibi per i giocatori?
"No, perché io sono sempre sincero. Hanno sempre fatto il massimo, e purtroppo non sono arrivati i risultati. In fin dei conti le vittorie fanno la differenza, ora siamo in difficoltà. Non dobbiamo però abbatterci. L'Inter del passato aveva tanti campioni, ma a volte non arrivavano i successi. Poi con il lavoro ci siamo riusciti. Occorre tempo, non possono bastare solo cinque mesi".
Pensa di aver commesso degli errori?
"Fa parte del lavoro, è una cosa che ci può stare. Nessuno ha la 'bacchetta magica'".
Tornerà a Genova, una piazza importante per lei.
"Nessuno può dimenticare quegli anni, ho giocato e lavorato con tantissime persone importanti per me. Ripeto, sono stati anni straordinari, il cuore però è un'altra cosa. Anche l'Inter è un pezzo della mia vita. Sarà un piacere tornare a Genova".
Come si troverebbe con il presidente Ferrero?
"Non lo conosco molto bene, ma mi sembra molto simpatico".
E' convinto che giovedì sera la squadra abbia dato tutto?
"Non voglio che passi il concetto che la squadra non stia dando il massimo. Purtroppo facciamo degli errori. I miei uomini hanno dato tutto, anche se dopo il pareggio sarebbe servito qualcosa di più. La prestazione non è solo quella tecnica, ma anche quel 'qualcosa' che deve andare oltre, per dare la spinta anche al pubblico".
La situazione del Parma è da rebus: cosa ne pensa della possibilità di rimanere fermi per tre settimane?
"Credo che si giocherà, altrimenti cercheremo di fare qualcosa per non rimanere fermi".
Le piacerebbe lavorare con Mihajlovic in futuro, magari in veste di manager?
"Potrebbe anche accadere, non voglio allenare fino a 80 anni".
Senza risorse importanti da investire sul mercato, su cosa punterà per migliorare la squadra?
"Fare questo lavoro all'Inter è molto stimolante, e credo che il club troverà le giuste risorse per fare una squadra competitiva. Sono tanti anni che la classifica non è quella solita, non è questo il dna dell'Inter. Con giocatori di esperienza tutti miglioreranno".
Sembra un Mancini molto più sereno quello di oggi: si vede cambiato?
"Quando uno è giovane uno può essere emotivo, poi si cambia con il passare degli anni. Bisogna lasciarsi alle spalle i momenti duri e il dispiacere".
Cosa serve per migliorare in fase difensiva?
"Non ci sono strade particolari, anche quando si fa bene bisogna fare il massimo. Dobbiamo lavorare come sempre".
Senza potenziali pressioni, la squadra potrà dare di più?
"Spero sia possibile questo. Al City eravamo parecchi punti indietro rispetto alle altre, ma la squadra in quel momento si è sentita più serena ed è andata molto meglio. Certo, può capitare".
FcIN - Ha sentito il presidente Thohir nelle ultime ore? Cosa vi siete detti?
"Il presidente era molto dispiaciuto dopo la partita, ma pensa positivo. Vuole centrare l'Europa League, come tutti, ed è molto vicino a noi, nonostante sia lontano. Tiene il nostro morale molto alto, anche lui pensa che dobbiamo arrivare all'Europa per preparare la prossima stagione al meglio".
Cosa pensa della convocazione di Nagatomo in Nazionale, nonostante le precarie condizioni fisiche?
"Abbiamo deciso di non mandarlo, dopo aver parlato con il commissario tecnico del Giappone. Tanti giorni di viaggio non sarebbero stati utili per lui, e quindi rimarrà qui. Il ct è stato molto comprensivo. Non è ancora pronto, tornerà dopo la sosta. Yuto ci è mancato, ha caratteristiche differenti rispetto agli altri terzini".
Come sta Kovacic?
"Mateo sta bene, ha preso solo un colpo. Nulla di preoccupante".