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Mancini: "L'Inter è sempre tra i club più importanti, sono ottimista. Il 3° posto..."

di Christian Liotta

Roberto Mancini, allenatore dell'Inter, si concede ai microfoni della Reuters facendo un'analisi del momento della Serie A. Che a suo dire è migliorata di livello ma resta ancora distante dai principali campionati europei: "La Serie A negli ultimi tre-quattro anni è cresciuta. Ma non è ancora allo stesso livello di Inghilterra, Spagna e Germania. Poi è difficile avere un gioco più fluido quando gli arbitri fischiano continuamente. Quando guardiamo i match di Premier League vediamo come gli arbitri fischiano forse 10 volte a partita, pensiamo sia impossibile per loro correre così tanto".

Mancini sottolinea come lo stereotipo delle squadre italiane difensiviste sia rimasto consolidato in quelle che sono i piccoli club: "La tattica in Italia è differente. Per molte squadre, l'importante è non perdere; quindi rimangono chiuse in difesa. Non ci sono tutti gli spazi che si vedono in Premier League, dove tutti giocano lo stesso tipo di calcio, veloce, forte... In Italia puoi essere esonerato se perdi 3-4 partite, e può succedere a chiunque. Penso che si siano cambiati 15 allenatori in questa stagione". 

Mancio parla anche dei piani stagionali dell'Inter: "Mi aspettavo di lottare per il terzo posto. Ci sono 3-4 squadre migliori della nostra, perché stanno giocando insieme da tanti anni. Stiamo ricostruendo la squadra, non mi sento frustrato. Rimango ottimista, l'Inter è sempre uno dei migliori club italiani ed europei. Siamo una buona squadra, siamo giovani, dobbiamo migliorare ma siamo sulla strada giusta". In conclusione, torna sulla battuta riferita a Mauro Icardi, quella del gol che avrebbe segnato a 50 anni: "Stavo solo scherzando, Mauro sa quello che penso di lui: è uno dei migliori attaccanti che c'è in Italia. E' giovane, ha bisogno di lavorare per migliorare. Ma quando c'è rispetto fra le persone, non ci sono problemi". 


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