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Marchisio e l'aneddoto su Vidal: "Una volta Conte voleva stanarlo, ma Arturo è fatto di ferro"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: rivistaundici.com

In un'Intervista a Claudio Marchisio, estratto del libro 'La Storia della Juve in 50 ritratti' di Paolo Condò e Marco Bucciantini, l'ex centrocampista della Juventus ha parlato anche del neo interista Arturo Vidal.

L’altro acquisto chiave della prima stagione di Conte è Arturo Vidal, e così forte se lo aspettavano in pochi. Giusto?
"Per quanto mi riguarda, sì. Arturo fu una splendida sorpresa perché ci siamo integrati subito bene pur avendo caratteristiche simili: corsa, inserimento, gol. Lui era proprio un cecchino d’area, mai sazio, come se da quello dipendesse il suo futuro. E sempre col sorriso sulle labbra. Si capiva che anche per lui giocare nella Juve era una gioia".

A volte succedeva che Vidal tirasse un po’ tardi. Mi hanno raccontato che quando Conte provava a punirlo, a pagare eravate soprattutto voi compagni…
"Che fatiche… (ride, n.d.a.). Sì, è vero. Un paio di volte è successo che qualche avventura notturna esagerata di Arturo fosse arrivata all’orecchio dell’allenatore. Lui non è il tipo che se la prende direttamente con il colpevole, preferisce arrivarci di rimbalzo: fidando nel fatto che la notte in bianco gli avesse tolto energie, disse che per quel giorno aveva deciso un richiamo di preparazione atletica, e dunque via il pallone perché avremmo dovuto correre molto. Voleva stanare Vidal, capisce? Il problema è che Arturo è fatto di ferro, e dopo un certo numero di chilometri noi boccheggiavamo esausti chiedendo pietà, mentre lui continuava a correre in testa al gruppo chiacchierando come se fosse al bar".

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