Marotta: "Se Lautaro non chiede di andar via ce lo teniamo stretto. E penso rimarrà qui anche l'anno prossimo"
L'attesa è finita: l'Inter di Antonio Conte torna finalmente in campo anche in Serie A con l'obbligato tentativo di recuperare terreno lì davanti e tentare il tutto per tutto nella corsa scudetto. L'ad interista Beppe Marotta si presenta come di consueto ai microfoni di Sky Sport a qualche minuto dal fischio d'inizio per esprimere le sensazioni di questo restart:
Questa partita può riaprire la lotta scudetto?
"Sì, sicuramente le parole di Conte sono uno stimolo condiviso da tutti. Può succedere di tutto sia davanti che dietro e bisogna essere già da stasera carichi e motivati, tre punti questa sera sono importantissimi".
Lautaro nelle ultime è sembrato avulso dal contesto. È distratto da qualcosa?
"Che sia oggetto di attenzioni di mercato è risaputo, ha fatto un inizio stagione ottimo ed è giovane, ha tante squadre che lo vogliono trattare. L'Inter non vuole vendere giocatori e se non mostra sintomi di voler partire ce lo teniamo stretto. Al di là di questo dopo tre mesi ci vuole la tranquillità di aspettare tempi migliori per i calciatori e una sola partita non fa testo. Non andrebbe valutato per quanto fatto a Napoli ma per quanto fatto prima".
Non ha manifestato l'interesse di andare via?
"Sicuramente è lusingato da altri club, però questo è un motivo in più per fare ancora meglio. È umano che ci sia un'attenzione ma da parte nostra c'è volonta di trattenerlo e lui non ha mai mostrato voglia di andare via, credo che continueremo insieme anche l'anno prossimo".
L'Inter è migliorata rispetto all'anno scorso, quanto manca per l'ultimo passo?
"La prima cosa è la stabilità della società attraverso azionisti innamorati di questa società che vogliono lavorare e raggiungere obiettivi importanti, di conseguenza anche la squadra lavora nel migliore dei modi. Dobbiamo alzare la sostanza della rosa attraverso la stabilità societaria, la famiglia Zhang è qui e noi come management ci stiamo adeguando alle loro esigenze e richieste. Abbiamo iniziato un percorso l'anno scorso e cercheremo di raggiungere obiettivi importanti".
Sulla ripartenza e sul no alla risoluzione della Lega per le due retrocessioni.
"La gente vuole tornare alla normalità e il calcio è un fenomeno sociale; sta a noi alleviare questa sofferenza che in molti hanno dovuto patire. Attraverso il calcio c'è voglia di avere spensieratezza ed è questo che ha portato il mondo calcistico che sia avvenuta questa ripartenza. Questo è un obiettivo importante grazie anche a Gravina e Dal Pino. Dovremo vedere fino in fondo come si reagirà sul campo, abbiamo tentato di proporre qualche situazione che era frutto di consensi dell'assemblea, il consiglio federale si è espresso diversamente ma non va vissuto con dramma. Ci adeguiamo, l'importante che si arrivi alla fine e far si che il merito del campo venga valutato nel migliore dei modi".
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