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Materazzi: "Io e De Rossi simili in una cosa. Gli ho chiesto più volte di venire all'Inter, ecco cosa mi rispondeva"

di Stefano Bertocchi

"Almeno in una cosa siamo stati simili, io e Daniele: l’amore totale per la nostra squadra. E dunque uguali nel darle sempre tutto". Intervistato da La Gazzetta dello Sport in vista di Roma-Inter, Marco Materazzi spende parole al miele per Daniele De Rossi, attuale tecnico giallorosso e compagno d'avventura di Matrix in Nazionale.

Simili anche in certi errori di gioventù?
"Certo, infatti al Mondiale 2006, quando si prese quattro giornate per quel cazzotto, fui il primo a difenderlo: sapevo come si sentiva. E dedicai anche a lui il gol alla Repubblica Ceca".

E lui capì: «Non tutti l’avrebbero fatto», disse. Però quando lei, per lo scudetto 2010, fece scrivere su una t-shirt “Nun è successo”, sfottendo a distanza i romanisti, De Rossi non la prese bene.
"Succede quando sei tifoso, prima ancora che giocatore, della tua squadra: io avrei fatto lo stesso. E le racconto questo: sa quante volte gli ho detto “Dai, vieni all’Inter”? Lui sorrideva e mi rispondeva sempre la stessa cosa: “Marco, se lascio Roma, devo lasciare le due cose che amo di più: mia figlia Gaia e la Roma”. Amore assoluto, fedeltà assoluta".

E quanto fastidio darà all’Inter la Roma di De Rossi?
"Per la Roma è il primo test vero, per l’Inter di sicuro non sarà una passeggiata. Facciamo così: spero che la Roma le vinca tutte dalla prossima settimana in poi".

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