.

Mazzarri: "Non commento le parole del presidente. Palacio super, Jonathan..."

di Francesco Fontana
Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti

Undicesima giornata in Serie A che vede impegnata l'Inter di Walter Mazzarri tra le mura amiche contro l'Hellas Verona di Mandorlini. Un match complicato, il primo di una tripletta di partite che opporrà i nerazzurri al Milan prima e alla Roma poi. Dopo le dichiarazioni del presidente Thohir, quella contro gli scaligeri si presenta come una gara da non sbagliare, per riscattare il ko di Parma e per migliorare una classifica che vede molte squadre raccolte in pochi punti.

Di seguito, per i lettori di FcInterNews, le dichiarazioni di coach WM riprese dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile (CO).

A San Siro arriva il Verona, che squadra si aspetta?
"Stanno facendo bene da anni e Mandorlini sta svolgendo un grandissimo lavoro. Anche in sede di mercato hanno operato sempre bene e sono una squadra che, anche contro di noi, terrà il medesimo atteggiamento. Si difendono bene e ripartono, ma personalmente mi interessa ripartire dai primi 45' di Saint-Etienne. In questo modo faremo un grande match".

I giovani che ha a disposizione potrebbero essere delle soluzione anche dall'inizio?
"Quando si inizia un progetto con certi parametri bisogna tenere in considerazione anche l'aspetto riguardante la loro crescita. Se notate, giocano in pianta stabile con noi 4-5 giovani, poi gli altri cerchiamo di farli migliorare gradualmente. Sono loro il patrimonio del club".

Commento sugli infortunati e sui giovani.
"Parlerò individualmente oggi pomeriggio con i vari giocatori e poi cercherò di fare le scelte migliori in vista di domani. Alcuni ragazzi non erano abituati a giocare dall'inizio, devo valutare anche il momento di Mbaye".

Chiederà l'ultimo sforzo prima della sosta...
"Quando siamo al massimo e siamo lucidi possiamo mettere in difficoltà chiunque, ma non dobbiamo calare. Ribadirò proprio questo concetto alla squadra anche oggi".

Come sta Palacio?
"Non voglio ripetermi su di lui, è importantissimo per noi. Purtroppo la caviglia non è completamente guarita, ma deve giocare perché ha bisogno di scendere in campo. Spero si possa sbloccare al più presto per liberarsi mentalmente. E' fondamentale per noi".

Quanto può essere duttile Bonazzoli?
"A Parma l'ho impiegato in una posizione forzata, per necessità. Lui, però, deve giocare più vicino alla porta, anche se non sarebbe sbagliato impiegarlo in un 3-4-3 o 4-3-3. Ma come caratteristiche deve stare vicino all'area. Sta crescendo e deve continuare così, sarà importantissimo per il futuro".

Secondo lei la squadra pecca di concentrazione?
"C'è molta casualità in alcuni gol che subiamo. In Francia abbiamo commesso errori evitabili, ma credo sia un fatto casuale, ripeto. Dobbiamo capire e tenere bene a mente che nei primi minuti gli avversari ci presseranno sempre e noi, dal canto nostro, dovremo essere meno leziosi. Ne abbiamo parlato e dobbiamo correggere proprio questo aspetto".

Thohir ha posto l'attenzione sulla squadra. I giocatori saranno in grado di lanciare un messaggio ai tifosi?
"Non voglio commentare le parole del presidente e dei vertici del club, ma tutti dobbiamo fare il massimo per far sì che, in caso di difficoltà, tutti ci possano aiutare. Volevo aggiungere solo questo a quello che ha detto Thohir, spero che la nostra gente ci possa dare una mano".

Le prossime tre partite daranno una dimensione dell'Inter a livello stagionale?
"Benedico la sosta che arriverà, come ho fatto con la precedente. Spero che ci possa servire per recuperare giocatori importanti e per farli allenare con continuità. Se stiamo bene possiamo mettere in difficoltà chiunque, anche se lo abbiamo fatto vedere in modo poco continuo".

Si aspettava la crescita di Dodò?
"Noi lo volevamo e ci credevamo. Ha margini di miglioramento, ma ora sta giocando tanto e non ho ancora avuto l'occasione per farlo riposare".

Cosa si può fare per risolvere la situazione di Vidic?
"Sarei curioso di capire dove ha commesso l'errore in Francia. Lui era sull'uomo e c'è stato un rimpallo, è andato a marcare un avversario e, quindi, non ho visto alcuna colpa da attribuirgli. Ha guidato alla grande tutti e mi sembra che la sua gara sia stata buonissima".

All'Inter si sente un valore aggiunto come nelle altre squadre?
"Intanto non valuto me stesso, ma sono gli altri che devono farlo. Vero, qualche partita è stata sbagliata, ma voglio provare a vedere il 'bicchiere mezzo pieno', ma più che per me, per i ragazzi. A Genova quando allenavo il Doria avevamo determinati obiettivi ed era diverso far crescere certi giocatori, come i giovani, mentre qui è tutto diverso. Quando giochiamo gli avversari danno il 120% e alcuni pareggi sembrano tragedie, e per i giovani è più complicato".

FCIN - Jonathan non ha ancora rinnovato il contratto. Lei cosa spera?
"Prima di tutto mi piacerebbe vederlo in campo, perché non è mai stato a disposizione. Quando sta bene è un elemento importante, ma ripeto: non è mai stato a disposizione, e lo stesso posso dire di Nagatomo. L'anno scorso ha fatto bene, mi auguro possa tornare il prima possibile, vorrei tornare ad allenarlo".


Altre notizie
Domenica 15 dicembre