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Moratti: "C'è delusione dopo l'illusione. Suning? Comunicazione da migliorare. Stimo Zhang"

di Mattia Zangari

A due giorni dall'1-1 maturato a San Siro contro il Crotone dell'ex Walter Zenga, che ha certificato una volta di più il momento di impasse della sua Inter, Massimo Moratti, ex patron nerazzurro, offre in esclusiva ai microfoni di Rai Sport le sue sensazioni da primo tifoso nerazzurro: "C'è un po' di delusione perché ci eravamo illusi in precedenza. Ma l'illusione derivava da fatti reali, la squadra giocava bene e aveva fatto punti. Ci rimane male perché eri pieno di speranze, e il brutto è che non è la prima volta che capita all'Inter. La soluzione? La più scontata, purtroppo tocca all'allenatore e al suo staff trovare quella base su cui ricostruire: ai tifosi basterebbe vedere ripartire la squadra senza quella lentezza e quella prudenza eccessiva di tanti giocatori che si trincerano a una maggiore prudenza per evitare di diventare colpevoli. Quindi diciamo che i nuovi giocatori, penso a Rafinha e Karamoh, quelli che hanno tanta voglia di esprimersi, debbano aiutare gli altri a dare di più".

Suning lontana - "La proprietà è cinese, quindi lontana, poi la comunicazione è un qualcosa dove possono migliorare. Io stimo Zhang, prima di tutto ha imparato a soffrire come un matto, quindi è una cosa che fa crescere la passione nei confronti della squadra. Credo che abbia in mente cose giuste".

Ritorno all'Inter - "Io non permetterei mai di disturbare la famiglia Zhang perché ha dei programmi buoni per l'Inter. Vediamo se li realizzano e come".


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