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Moratti: "Giocatori cari sono un buon segnale, ma serve pazienza. Su Balo..."

di Daniele Alfieri
Fonte: dall'inviato Francesco Fontana

Premiato con la 'Stella Speciale' durante il gala di inaugurazione del Trofeo Angelo Dossena, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti è intervenuto dal palco della cerimonia con nuove dichiarazioni sul momento attuale dei nerazzurri e il possibile Triplete della Juve: "La Juve sta meritando, ha affrontato anche squadre difficili e si sta avvicinando con carattere, ma l'ultima partita è molto dura. Il Barcellona è fortissimo, ma ogni squadra si esprime per come può in ogni partita. Certo la Juve è stata bravissima".

Che nostalgia ha di non essere più presidente?
"Non posso dire di avere nostalgia, perché ho fatto abbastanza esperienza e uso di quel ruolo. Ho provato tutti i tipi di emozione, dalle delusioni alla grande felicità, ma considero un grande privilegio essere stato presidente di una squadra e di una società così importante. Non so se è maggiore la nostalgia o il sentimento. C'è il piacere di pensare a certi momenti belli e soprattutto ai giocatori. Ho avuto la fortuna di conoscerne tanti e sono sempre rimasto bene impressionato da tutti. Per me è stata un'esperienza splendida, poi c'è la nostalgia dell'intensità, ma anche l'amore nei confronti dell'Inter e il buon senso di pensare che adesso la cosa deve essere in mano a qualcuno che abbia la corsa giusta per quella che è la gara attuale".

Si dice che aveva un mancino migliore di quello di Mariolino Corso, ha mai provato a diventare un giocatore vero?
"Anche meglio di Mariolino Corso (ride, ndr)".

Il successo di Inter Campus va messo accanto al Triplete?
"Sinceramente è la cosa a cui forse tenevo di più, perché riguardava 15mila bambini e non potevo trascurarla. Una delle mie figlie, Carlotta, si è dedicata al progetto con molte responsabilità e abbiamo avuto un riconoscimento da parte dell'ONU. Siamo fierissimi tutti, spero che la cosa continui e che questi bambini possano essere ancora felici. Nel mondo abbiamo avuto un riscontro positivo da tutte le persone e siamo riusciti a ottenere un buon risultato".

Si può dire che il prodotto migliore del settore giovanile nerazzurro sia stato Balotelli?
"Balotelli è un fior di campione. Sono stati molto bravi i nostri che ogni anno tirano fuori tanti giocatori, e non lo dico perché c'è Samaden presente. L'altra sera vedevo diversi giocatori dell'Inter in Serie B che alla fine risultavano i migliori in campo. Magari non te li ritrovi nell'Inter, nel Milan o nella Juve, ma vedi che stanno crescendo nelle loro società. Non è un lavoro semplice ma lo fanno con grande passione e professionalità".

Il futuro dell'Inter come lo vede?
"Uno dei vantaggi di essere fuori dalla società è che non devi dare questo tipo di risposta (ride, ndr). Certamente non c'è l'esperienza da parte di chi è arrivato nell'Inter, sarebbe stato assurdo il contrario. Sta crescendo la passione anche grazie alle sconfitte, quindi credo che adagio adagio qualche cosa di molto meglio possa arrivare. Se non altro vediamo adesso che puntiamo ai giocatori cari. C'è la volontà non dico di spendere ma di essere generosi nei confronti di questa creatura e questo già è un buon passo. Poi ci vuole fortuna e pazienza, in Italia c'è la Juve che sembra irraggiungibile, ma è bene prenderla come obiettivo altrimenti rimani sempre a metà. Credo che si possa essere ottimisti, ma io parlo da tifoso".


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