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Moratti: "L'Inter secondo me è da Scudetto. Meglio i presidenti italiani? Hanno un vantaggio"

di Christian Liotta

Intervistato insieme a Sergio Cragnotti per un botta e risposta ai microfoni dell'emittente radiofonica RadioSei, Massimo Moratti ha rievocato i suoi Inter-Lazio e il rapporto che nutriva con l'ex patron biancoceleste: "Inter-Lazio evoca giorni e gare importanti, tante sfide bellissime, anche se è inevitabile ripensare a quel 5 maggio. A Cragnotti ho invidiato l’arrivo di Paul Gascoigne, ero pazzo di lui. Cragnotti portò giocatori di grande classe, costruì una squadra molto importante".

Moratti parla ovviamente anche dell'attualità del club nerazzurro: "La situazione societaria dell’Inter è dettata dall’economia cinese, dove le leggi possono cambiare da un momento all'altro e gli imprenditori locali si sono trovati in difficoltà. Da parte mia c’è grande rispetto verso questa società, che sta cercando soluzioni intelligenti per portare avanti la squadra; ma da parte nostra non c’è nessuna velleità di intervenire. Meglio i presidenti italiani? Sono più avvantaggiati, poi c'è un fatto di passione che nasce prima. Quindi si è più legati alla squadra. Sono tanti fattori che valgono come un vantaggio, però c'è anche un fatto economico che porta certe squadre a essere acquisibili solo da fondi o grandi imprese internazionali con scopi anche di marketing. Credo che questa squadra possa vincere lo Scudetto, il lavoro di Antonio Conte è finalizzato a questo. Se riesce a isolare la squadra dalle questioni della società, l'Inter potrebbe farcela". Inevitabile un ritorno sulla questione Conte-Agnelli: "Cose che succedono, bisogna poi considerare il fatto che non c'è il pubblico...".


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Martedì 5 novembre