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Moratti: "Vendemmo Angelillo per Suarez e lui ci cambiò. Consigliò CR7? Pensavo a un 'falso' dell'altro Ronaldo. E invece..."

di Redazione FcInterNews.it

"Un grande giocatore, protagonista di un passato glorioso per tutta la società. A mio avviso, il giocatore di maggior classe che l’Inter abbia mai avuto". Inizia così il ricordo di Massimo Moratti dalle colonne de Il Giorno, dedicato a Luis Suarez

"Aveva un modo di giocare che metteva l’Inter in condizione di eseguire al meglio le indicazioni di Herrera. È stato un trascinatore - prosegue l'ex presidente, spiegando come si arrivò al grande acquisto - Vendemmo Angelillo più o meno alla stessa cifra spesa per poterlo prendere e allora venne considerato un sacrificio grave, anche se l’argentino era un po’ in crisi. Ma lui cambiò modo di giocare all’Inter. Eravamo abituati a centrocampisti completamente diversi, come poteva essere Lindskog, alti e forti fisicamente. Lui era qualcosa di totalmente nuovo e questo ci portò in un’altra dimensione".

Anche da dirigente, spiega Moratti, Suarez "aveva occhio per i giocatori e questa è stata una delle sue grandi doti. Cristiano Ronaldo? Confermo, lo segnalò quando era giovanissimo. Io, anche solo per il fatto che si chiamasse Ronaldo, pensavo onestamente che potesse essere un «falso» di quello che avevamo preso prima... Invece aveva ragione lui".

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