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Mourinho: "La serie A? Adesso vorrei restare al Chelsea. Dopo la Champions a Madrid piansi con Materazzi perché..."

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: La Repubblica

I ricordi misti all'attualità. Poche battute per tornare a parlare di Inter, ma anche del Mondiale alle porte. Josè Mourinho risponde alle domande di La Repubblica svelando anche un aneddoto sulla finale di Champions 2010, le lacrime abbracciato a Materazzi dopo la vittoria sul Bayern: "Piansi perché sapevo già che me ne sarei andato. Mi dispiaceva perché all'Inter non eravamo solo un bel gruppo, eravamo amici. Ed è stata la stagione più bella della mia carriera, avevo vinto tutto. Perciò ero commosso". Improbabile in questo momento un suo ritorno in Italia, come lui stesso spiega: "La Serie A è abbastanza per me, ma ora non desidero un'altra esperienza. Quando allenavo l'Inter pensavo alla prossima mossa. Volevo la Spagna. Quando allenavo il Real pensavo di tornare in Inghilterra. Ora non ho in testa una prossima mossa, vorrei restare qui sino a quando la proprietà sarà contenta". Ma quanto è stato vicino ad allenare la nazionale inglese? "Avevo finito col Chelsea, ero senza lavoro, volevo restare in Inghilterra. Ma mia moglie aveva ragione, che avrei fato durante la settimana? Non sarei rimasto in pantofole, mia moglie era nel giusto. Non volevo trascorrere due anni giocando con Kazakistan e San Marino". 

Il discorso va poi sul Mondiale visto da JM: "Sarei sorpreso se vincesse una nazionale per la primaa volta, non vedo una squadra capace di rompere la stabilità creata dalle superpotenze del pallone. Per quanti progressi abbiano fatto, le squadre africane non supereranno i quarti di finale. Se la vedranno le due-tre nazionali forti del Sud America con le deu-tre forti europee. L'Inghilterra? Il tipo di squadra da cui puoi aspettarti qualcosa di buono ma non ti sorprendi se produce qualcosa di brutto. Se vincesse questo Mondiale la sorpresa sarebbe che in passato l'ha vinto solo una volta, quando avevo tre anni. L'Italia? Il suo è un girone molto difficile, forse il più duro. Tre squadre che sono state campioni del mondo nello stesso girone, una sarà eliminata. Se accadesse all'Italia non bisognerebbe mettere in croce allenatore e giocatori. Un po' come ai quarti di Champions, se esci non è per colpa tua ma perché ti trovi contro otto buone squadre. Ma l'Italia gioca un buon calcio, ha una miscela tra esperti e giovani, sa difendere bene come da tradizione e ha cultura calcistica. Non ha i meravigliosi talenti del passato ma ne ha abbastanza per fare bene".

Chi sarà secondo Mourinho la star di questo Mondiale? "Messi viene da un anno difficile e ha ansia di rifarsi, poi gioca nel suo continente, sarà motivato. Cristiano Ronaldo anche, se sta bene fisicamente. Vediamo se con lui al meglio il Portogallo combinerà qualcosa di più. Meglio Champions o Mondiali? La Champions ha il calcio migliore, le squadre più forti. Ma non c'è nulla di globalmente importante come i Mondiali, solo le Olimpiadi". Infine, un consiglio per le partite che finiranno ai rigori: "Ho vinto solo una volta ai rigori, la Supercoppa con l'Inter contro la Roma e Totti ne sbagliò uno. Alla fine mi sono convinto che dipendono solo da Dio. Con il Real non ho vinto la Champions per gli errori dei nostri migliori rigoristi. Ecco, vorrei vincere un'altra coppa ai rigori, ma come non so".

 


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