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Natalino: "Ho visto le immagini di Bove e ho pensato di essere stato fortunato. All'Inter devo tanto"

di Christian Liotta

Una carriera che sembrava promettente, con tanto di debutto in prima squadra con l'Inter, prima di dover dire addio al calcio a causa di un grave problema cardiaco. Oggi Felice Natalino svolge un nuovo ruolo e resta sempre legato al club nerazzurro che lo ha integrato tra i propri osservatori: "Devo tanto ai nerazzurri, ci vuole una grande forza ma alla fine si può fare. Anche perché con la salute non si scherza e la vita è talmente sacra da fare passare tutto il resto in secondo piano", spiega alla Gazzetta del Sud l'ex difensore calabrese.

Inevitabile commentare quanto accaduto ieri sera ad Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter: "Ho visto qualcosa di sfuggita, poi, in un secondo momento, ho osservato con attenzione le immagini di Bove e ho pensato di essere stato molto fortunato nella mia esistenza. Sarebbe potuto finire tutto. Auguro a Edoardo di poter riprendere a giocare, ma questo aspetto dovrà valutarlo solo in un secondo momento. Ora è il caso di effettuare tutti i controlli necessari. Già il fatto che stia meglio è un dono. Ciò che mi è piaciuto, in una serata triste, è stato l'atteggiamento delle persone in campo che hanno accelerato le operazioni di soccorso, ormai c'è grande consapevolezza. In quei momenti si deve essere tutti una sola squadra. Credo che quanto accaduto ad Eriksen abbia fatto giurisprudenza anche per ciò che concerne l'atteggiamento da tenere. Non era facile. Bove è nel pieno della carriera e delle forze, gli auguro davvero il meglio, ma adesso è il momento di capire cosa sia accaduto. Con la speranza che possa tornare a calcare i campi di gioco. Io ho dovuto fare a meno di una sensazione del genere, ma oggi sono una persona ugualmente felice e realizzata, perché la vita mi ha dato l'opportunità di esserci ancora". 

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