Nuovo San Siro, Super League e FFP Uefa: le parole di Scaroni
È il mercato più povero degli ultimi anni. Inter e Milan poi hanno visto partire campioni come Lukaku e Donnarumma. Perdite inevitabili?
"Dell’Inter non parlo, per il Milan rilevo che ha speso 70 milioni in questa sessione. È vero però che le squadre italiane sono meno attive rispetto a quelle degli altri campionati. E qui bisogna fare un ragionamento".
Prego.
"Primo, i mecenati sono ormai rarefatti. Secondo: finché abbiamo stadi obsoleti e servono incredibili lungaggini burocratiche per farne di nuovi, resteremo la Cenerentola d’Europa. I tifosi che chiedono risultati sportivi dovrebbero sostenerci in questa battaglia. E in loro confido molto".
Intanto i tifosi cominciano a tornare negli stadi: la capienza del 50% vi soddisfa?
"È un primo passo importante, di cui sono grato al presidente Figc Gravina e a quello di Lega Dal Pino. Certo, non mi sfugge che in Germania, Francia, Inghilterra siano aperti al 100%. Speriamo di arrivarci anche noi".
A che punto siamo con il nuovo San Siro?
"Adesso a Milano siamo in epoca elettorale, ma non vedo nessuno che si opponga. Non la giunta Sala che ha studiato il progetto con attenzione e riconfermato l’intenzione a procedere al via libera dopo che noi abbiamo realizzato le 16 varianti richieste. Anche l’opposizione sembra favorevole. Mi auguro una rapida approvazione perché sono già passati due anni dalla presentazione del progetto e a Milano le cose si fanno".
Superlega: progetto abbandonato o può tornare?
"Mi pare che i propugnatori, in particolare il Real Madrid, siano lontani dal desistere, anche rassicurati dal tribunale di Madrid che li ha messi al riparo dalle sanzioni Uefa: immagino siano pronti a fare modifiche, a cercare un compromesso con l’Uefa, ma credo che per loro un simile progetto possa avere ancora chance".
E il Milan in quel caso che posizione avrà?
"Il progetto per il Milan è accantonato. Difficile rispondere per il futuro, dipende molto da come le istituzioni come la Uefa si posizioneranno e da cosa diranno gli appassionati. Ma qualsiasi progetto dovrà essere concertato tra le parti".
Oggi sembra il momento del calcio dei super ricchi, con il Psg che compra tutti.
"Io non dimentico che esiste ancora il financial fairplay e soprattutto non dimentico che il Milan è stato colpito duramente, con l’esclusione dall’Europa League. Ho troppa fiducia nella Uefa per non pensare che non si comporti con altri come si è comportata con noi in caso di violazioni. Mi auguro che se ci sono stati modi per sfuggire in passato non si ripetano e si faccia un rigoroso calcolo tra i risultati economici e gli acquisti fatti".